5.2 C
Foligno
sabato, Dicembre 27, 2025
HomeEconomiaFoligno, dal Comune un documento a Poste Italiane: "No alla chiusura degli...

Foligno, dal Comune un documento a Poste Italiane: “No alla chiusura degli sportelli”

Pubblicato il 17 Febbraio 2015 11:27 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:54

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Giocattoli ai bambini della pediatria del “San Giovanni Battista”

L’iniziativa porta la firma del Consorzio Aeroporto Foligno. La presidente Mostarda: “L’obiettivo regalare un momento di gioia, meraviglia e vicinanza autentica”

Torna la mostra di presepi a Casale

Il primo appuntamento della rassegna che porterà natività di ogni forma e dimensione tra le vie del borgo montano, è un programma per oggi (26 dicembre)

Contributi per il turismo, a Foligno il Comune stanzia quasi 162mila euro

La fetta più grande dei finanziamenti a Confcommercio e all’associazione Borghi e Centri Storici della Valle Umbra che fanno capo ad Aldo Amoni, seguite dal Paiper con un contributo di 25mila euro. Ecco tutti gli importi

Un documento per dire “no” alla chiusura degli sportelli postali di Annifo e Capodacaqua. E’ quanto redatto dalla Giunta del Comune di Foligno, che ha espresso “il più netto disappunto e la propria contrarietà all’ipotesi di chiusura dei due uffici” in merito al piano industriale di Poste Italiane che vedrebbe la chiusura di 15 sportelli in Umbria. Nel documento che sarà inviato a Poste Italiane, la Giunta Mismetti ha chiesto “di rimodulare il piano industriale che non penalizzi i territori, soprattutto quelli più marginali, attraverso la chiusura di un servizio essenziale come quello dello sportello postale”. Nel documento si sottolinea che le scelte ipotizzate “portano ad indirizzare la presenza di Poste Italiane solo nelle zone più ricche e popolate, rischiando di produrre ulteriori difficoltà nelle zone più disagiate e marginali del territorio regionale e comunale, comportando una significativa riduzione dei servizi essenziali ai cittadini, in particolare a chi, come le fasce più deboli (gli anziani), ha più difficoltà di spostamento”. Secondo la Giunta la chiusura dei due sportelli “aumenterebbe il rischio di spopolamento dei territori collinari e montani”. Sulla questione ci sarà un incontro con le forze sindacali per esaminare le questioni e un altro con il direttore regionale di Poste Italiane.

 

Articoli correlati