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Riabilitazione neurologica, i pazienti parte attiva del processo: siglata la “Carta di Foligno”

Pubblicato il 7 Aprile 2019 10:16

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Studi clinici dimostrano come il coinvolgimento attivo di un paziente con problemi di natura neurologica o con disabilità ne migliori i risultati riabilitativi, rendendo più efficaci le cure. Ed è proprio in virtù di questi risultati che, nella giornata di sabato 6 aprile, la città della Quintana è stata protagonista della sigla di un importante accordo, quello tra la Società italiana di riabilitazione neurologica e quattro associazioni di pazienti e persone con disabilità. A firmare il protocollo che porta il nome di “Carta di Foligno” sono state, infatti, la Federazione italiana per il superamento dell’handicap, l’Associazione italiana sclerosi multipla, le Associazioni riunite per il trauma cranico e le gravi cerebrolesioni acquisite e il Comitato italiano associazioni Parkinson e unione parkinsoniani di Perugia.

Un accordo che pone, di fatto, le basi per il futuro. Un futuro che vuole mettere sempre più al centro la persona. È così che ha preso il via un percorso a carattere sperimentale della durata di tre anni, a conclusione dei quali si apporteranno eventuali modifiche e cambiamenti dettati da quella che sarà un’esperienza comune.

L’obiettivo è quello di sviluppare modelli applicativi da inserire in maniera standard all’interno dei processi di riabilitazione degli utenti. In che modo? Innanzitutto rendendo il coinvolgimento della persona e del cargiver parte integrante e non opzionale di questo percorso. In quest’ottica si darà sempre più spazio all’ascolto, inteso come vissuto della malattia e della condizione di disabilità. Dopodiché si passerà alla condivisione di obiettivi ben precisi per arrivare ad un ruolo attivo del paziente della gestione del proprio recupero.

Per farlo, la Società italiana di riabilitazione e le quattro associazioni firmatarie si sono impegnate a promuovere il confronto con le istituzioni e ad ampliare la platea di soggetti sottoscrittori del protocollo, aprendo le porte anche ad altre associazioni o organizzazioni di rappresentanza dei pazienti e di chi ha una disabilità.

“È la prima volta – ha commentato l’assessore regionale alla sanità, Luca Barberini – che si attua questo tipo di intesa tra società scientifica e mondo associativo. La ‘Carta di Foligno’ è una carta fatta di diritti, che mette al centro la persona con lo scopo di sostenere chi è più fragile. È motivo di grande orgoglio e soddisfazione – ha quindi concluso l’assessore – che sia stata promossa e siglata proprio nella nostra regione, dove in questi anni è stato fatto tanto sul fronte disabilità e della non autosufficienza”.

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