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Abusivismo ricettivo, Federalberghi al Comune: “A Foligno 324 strutture, controllatele”

Pubblicato il 23 Febbraio 2019 09:55

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Sono 210 le strutture ricettive di Foligno iscritte nei registri comunali, ma a promuoversi sul web sono in 324. Una discrepanza non di poco conto, sulla quale Federalberghi vuole vederci chiaro. L’obiettivo è quello di combattere l’abusivismo ricettivo, promuovendo un corretto modo di svolgere la professione alberghiera ed extralberghiera. Negli scorsi giorni la responsabile territoriale di Federalberghi ha preso carta e penna e ha scritto al Comune di Foligno, inviando l’elenco delle oltre trecento strutture ricettive del territorio che si fanno pubblicità su internet. Nella lista c’è tutto: nomi, indirizzi e numeri di telefono di hotel, bed e breakfast, affittacamere, case vacanze e appartamenti ad uso locazione turistica di Foligno. Il documento è stato inviato dalla responsabile Federalberghi Elisa Cesarini al sindaco Nando Mismetti, all’assessore al turismo Giovanni Patriarchi e al comandante della polizia locale, Marco Baffa. “L’obiettivo – spiega Elisa Cesarini – è quello di incentivare un controllo mirato sul territorio, da troppo tempo non coordinato, contro il sommerso turistico”. Tra Federalberghi ed il comandante Baffa si è già svolto un primo incontro. Da parte della polizia locale è stato assicurato un controllo mirato ed incrociato tra Istat e commissariato. Le strutture ricettive che si promuovono sul web a Foligno sono 324, mentre in Comune risultano essere regolarmente iscritte, al 14 dicembre scorso, 210 attività: 39 appartamenti locati, 171 strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere. “Siamo certi – commenta ancora Elisa Cesarini – che tutti vogliono mettersi in regola e per questo vogliamo invitare tutti coloro che attualmente affittano posti letto di dichiararsi al comune di appartenenza e allo sportello Suape. Siamo certi inoltre che è al domanda che crea l’offerta ma ci sono troppi numeri che non tornano sulle presenze e sugli adempimenti burocratici nel territorio”. Il sommerso turistico è un grave danno a livello di sicurezza, di economia e di rispetto per tutti coloro che invece adempiono regolarmente a tutte le pratiche burocratiche. Proprio sotto il profilo economico, netta è la differenza ad esempio per quanto riguarda la Tari, con tariffe ben diverse tra un’immobile registrato come abitazione privata o struttura ricettiva. Secondo un report nazionale di Federalberghi, ad agosto 2018 erano ufficialmente 280mila gli alloggi in tutta Italia sfuggiti ad ogni controllo, con la certezza che il numero degli abusivi era ed è comunque superiore. Tra le città maggiormente interessate ci sono Roma, Milano e Firenze, mentre per quanto riguarda le regioni a comandare è la Toscana.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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