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Quintana e transenne al dio Marte, Metelli fa chiarezza. E il popolano del Badia rischia il Daspo

Pubblicato il 19 Giugno 2018 16:43

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“L’utilizzo delle transenne si è reso necessario qualche anno fa, quando un rionale per mettere il fazzolettone al dio Marte cadde e staccò lo scudo”. Lo ha detto il presidente dell’Ente Giostra Quintana di Foligno, Domenico Metelli, intervenendo sulla polemica scoppiata a margine della Giostra della Sfida che si è tenuta lo scorso sabato. In quell’occasione, lo ricordiamo, un contradaiolo del Cassero era stato atterrato da un addetto alla sicurezza mentre cercava di scavalcare la transenna che lo separava dal dio Marte. “La salvaguardia delle persone, dei quintanari, così come della statua, è per noi prioritaria – ha aggiunto Metelli -. Inoltre, la scelta di transennare l’area permette a fotografi e cameraman di lavorare con meno difficoltà”. Per il presidente dell’Ente Giostra, comunque, quanto accaduto sabato sera al Campo de li Giochi verrà approfondito. “Non accettiamo in nessuna maniera – ha infatti sottolineato – episodi di violenza”. E sempre a proposito della “tenzone” dello scorso sabato, c’è da evidenziare anche un altro episodio, l’invasione del campo ad inizio Giostra da parte di un contradaiolo del Badia che, secondo le disposizioni nazionali in materia di sicurezza legate alle manifestazioni sportive, rischia ora il Daspo. Tornando al presidente Metelli, prendendo la parola a Quintana terminata, è tornato anche sulle polemiche sollevate dai rionali de La Mora. “Siamo in attesa di ricevere il via libera ai lavori” ha detto a proposito degli interventi che andranno fatti alla sede di via Colomba Antonietti per renderla nuovamente agibile. “L’Ente non si disinteressa delle vicende del Rione” ha sottolineato il numero uno di Palazzo Candiotti, che ha aggiunto: “Voglio ricordare che, insieme al priore, ci siamo subito attivati dopo il terremoto e, d’accordo con il consiglio rionale, abbiamo garantito le due tensostrutture in piazza Matteotti per un importo di oltre 30mila euro e stiamo continuando a seguire il post sisma con il magistrato Arnaldo Radi”. Rassicurato il rione guidato dal priore Alessio Albani, il presidente Metelli ha quindi tracciato un bilancio della Quintana appena conclusa, dicendosi pienamente soddisfatto. “In un periodo non facile – ha detto – siamo riusciti ad attirare di nuovo l’attenzione della Rai che è ritornata dopo alcuni anni per regalare alla città un programma interamente dedicato alla Quintana che andrà in onda sabato 23 giugno, alle 16.55 su Rai Tre. Quest’anno poi – ha proseguito – abbiamo deciso di alzare l’asticella restringendo il diametro degli anelli e i nostri cavalieri hanno confermato la loro straordinaria destrezza che ha meravigliato ed entusiasmato il conte Ranieri Campello nel suo appassionato commento tecnico durante la Giostra”. Domenico Metelli ha quindi sottolineato l’importanza della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, “che – ha dichiarato – ha impreziosito con la sua presenza il corteggio del comitato centrale” per poi “sancire dal palco il ruolo e il valore della Quintana”. “La Quintana, sempre di più – ha aggiunto Domenico Metelli – è il punto di riferimento regionale per quanto riguarda la cultura, il mondo dell’associazionismo e la promozione del territorio. Ce l’abbiamo messa tutta – ha quindi concluso – come al solito non ci siamo risparmiati e questo gioco di squadra garantisce la elevata qualità dell’intera manifestazione”. Ed ora che il sipario sulla Giostra della Sfida è calato, gli occhi sono tutti per settembre, il mese della Rivincita.

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