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Quintana, colpito dallo stewart mentre festeggia. Priore e magistrato: “Cambiamo le regole”

Pubblicato il 18 Giugno 2018 12:29

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Cristian Cordari sbaglia l’anello e consegna ufficialmente l’ambito palio al rione Cassero. In quei concitati momenti c’è soltanto una volontà nella mente del popolano, correre al centro del campo, far esplodere la propria emozione e gioire insieme ai propri amici. Da anni le sempre più rigide misure di sicurezza hanno portato a “chiudere” la statua del Dio Marte all’interno di un piccolo box realizzato con delle apposite transenne di legno. All’interno del box il presidente Domenico Metelli, insieme ad altri ospiti tra cui il sindaco di Foligno Nando Mismetti e la madrina Federica Moro, consegnano ufficialmente il palio al priore vincente. Ma arginare un’emozione o l’euforia di una vittoria, da tanto aspettata e sognata, non è sempre facile e l’incidente è sempre dietro l’angolo. E’ il caso di un popolano del rione Cassero che intento ad abbracciare la statua del Dio Marte è stato colpito duramente da un addetto alla sicurezza. In pochissimo tempo il tam-tam dei social network ha fatto esplodere, dopo aver condiviso anche il video dell’incidente, una polemica contro l’agenzia di sicurezza accusata di troppa rigidità nei confronti di un rionale che voleva solamente festeggiare la vittoria. “Il ragazzo non ha riscontrato problemi e nell’euforia della situazione è andata bene – dichiara il priore del Rione Cassero Fabio Serafini – in quanto considerando la dinamica poteva diventare anche molto pericolosa e dannosa per lo stesso rionale. Senza dubbio ci sono alcune situazioni da modificare ma lo faremo nelle sedi opportune con l’Ente Giostra. Comunque concordo pienamente e interamente con il messaggio di Lucio Cacace letto nei social network”. Proprio per chiarire la delicata situazione Lucio Cacace, responsabile della commissione tecnica ha voluto ricordare “quanto sia bello festeggiare per un rionale la vittoria del Palio abbracciando la statua del Dio Marte, ai tempi del mio priorato ero il primo a farlo. Purtroppo questa situazione è un qualcosa che ho già trovato e ogni anno diventa sempre più pericolosa in quanto gli stessi steward sono costretti a correre con le transenne in spalla, ancora con il cavallo in campo. Una situazione ormai inaccettabile che reputo troppo pericolosa anche per coloro che spingono per entrare, insieme alle difficoltà degli operatori, come fotografi e cameraman, che il più delle volte si ritrovano al di fuori. Considerato questo spiacevole episodio accaduto al rionale del Cassero, di cui sono profondamente dispiaciuto, sono convinto che il cerchio di transenne in futuro deve essere tolto e mi impegnerò a non farlo mettere mai più. La gioia di un rionale, che volontariamente si spende per la propria città – conclude Lucio Cacace – è anche abbracciare il Dio Marte, simbolo vero dalla nostra Giostra e come non è mai successo nulla in passato, prima dell’arrivo delle transenne, così non succederà nient’altro in futuro”.

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