8.6 C
Foligno
mercoledì, Novembre 5, 2025
HomeCronacaNuove scosse, il presidente dell'Ingv a Radio Gente Umbra: "La sequenza del...

Nuove scosse, il presidente dell’Ingv a Radio Gente Umbra: “La sequenza del 2016 non è finita”

Pubblicato il 10 Aprile 2018 18:44

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Foligno, il Pd chiede la convocazione della terza commissione per dare voce ai giovani

Dopo l’incontro degli scorsi mesi sul disagio giovanile, la minoranza ha avanzato una richiesta alla coordinatrice Tiziana Filena per l’audizione di studenti e ragazzi appartenenti alle associazioni del territorio. Obiettivo ascoltarne bisogni e richieste

L’Ottobre Trevano chiude con un bilancio più che positivo

Tra migliaia di turisti, enogastronomia, tradizione e folklore la manifestazione che ogni anno fa da ponte tra estate e autunno si è dimostrata un successo anche per il 2025. Falasca: "Risultato di un grande lavoro di squadra"

Foligno, giovedì circolazione stradale sospesa tra Scopoli e Cancelli

Lo stop alle auto scatterà alle 9 per poi cessare alle 18 e interesserà un tratto lungo 4,5 chilometri. Il provvedimento preso per consentire lo svolgimento di un test di rally

Dopo le nuove e significative scosse degli ultimi giorni tra Umbria e Marche, di cui l’ultima di 4.6 gradi delle 5.11 con epicentro a Muccia nella mattinata di martedì (leggi qui), Radio Gente Umbra ha intervistato il presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Carlo Doglioni, intervenuto nel giornaleradio delle 18,30. Ecco qual è la situazione attuale.

Professor Doglioni, come dobbiamo interpretare questa nuova sequenza di forti scosse degli ultimi giorni?

Quella in corso non può essere definita una nuova sequenza, ma una recrudescenza di quella iniziata il 24 agosto 2016. Quella che si è attivata, è una parte di volume nella zona settentrionale di quella sequenza lì, ed è di magnitudo e dimensioni compatibili con quelle che sono le repliche associate a questo tipo di eventi. Purtroppo siamo lontani da quella che possiamo considerare la fine della sequenza, perché ogni giorni avvengono, anche se di magnitudo piccola, molti terremoti che ci dicono che in quell’area ci sono oltre un centinaio di eventi al giorno. Non dobbiamo dimenticarci che l’Italia è un Paese sismico, in particolar modo la sua dorsale appenninica e la sismicità ci sarà sempre. Attualmente in quella zona la sismicità è ancora forte perché siamo ancora lontani dall’esaurirsi di tutta l’energia che deve ancora trovare sfogo”.

Cosa dobbiamo aspettarci?

Questo evento, anche se non ha fatto piacere, sotto un certo punto di vista è utile per ricordarci che la sequenza non è terminata e che dobbiamo mettere in atto il prima possibile delle azioni per un’adeguata prevenzione. Terzo punto, dobbiamo studiare di più e capire come funziona la Terra: come operano i terremoti, quali sono i meccanisimi che ne regolano l’orgine. Abbiamo dei compiti importanti che sono quelli di ricordare la pericolsità sismica e di conseguenza il rischio, che dipende dalla qualità della nostre abitazioni. Dobbiamo fare un’azione di educazione, ricordandoci sempre dell’improtanza di fare attività di prevenzione e di studio”.

Il professor Doglioni sarà inoltre a Foligno il prossimo 29 aprile nel corso dell’ottava edizione della Festa di Scienza e Filosofia.

In fondo a questo articolo è possibile riascoltare l’intervista audio al professor Carlo Doglioni

Articoli correlati