Si è svolta anche a Foligno la cerimonia per la commemorazione dei martiri delle foibe, nel piazzale proprio a loro intitolato. È intervenuto a nome dell’amministrazione comunale il vicesindaco Riccardo Meloni, sottolineando che “siamo di nuovo insieme per celebrare il ‘Giorno del ricordo’, istituito, lo ricordiamo nel 2004 – dall’allora governo Berlusconi, proprio al fine di conservare la memoria della tragedia degli italiani, e di tutte le vittime delle foibe”. Meloni ha affermato, tra l’altro, che “una settimana fa, lo scorso 3 febbraio abbiamo installato in varie parti del territorio comunale le ‘pietre d’inciampo’ per conservare e rinnovare la memoria dei folignati deportati nei campi di concentramento nazisti. Oggi, è con la stessa fermezza che siamo di nuovo qui per condannare – senza se e senza ma – gli orrori e le uccisioni che sono state commesse nel nome dell’ideologia comunista. Ricordiamo e rivendichiamo con orgoglio che il consiglio comunale ha approvato, a maggioranza, una mozione presentata dal sindaco, proprio per impegnare il governo italiano a revocare tutte le inconcepibili onorificenze e i titoli di merito alla Repubblica italiana che furono assegnati al sanguinario dittatore comunista Tito, macchiatosi del sangue di tanti uomini e donne, di tutte le età, trucidati senza pietà, con la sola ‘colpa’ di essere italiani. Una unanimità che invece c’è stata quando abbiamo votato per la concessione della cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre ed al progetto delle pietre d’inciampo, che hanno avuto – meritatamente – il via libera da tutte le forze politiche in consiglio comunale. In questa giornata del ricordo, renderemo omaggio anche a Gaetano Pinna: esule istriano, nonché uno dei pochissimi di ritorno da El Alamein; valoroso artigliere paracadustista della Folgore al quale abbiamo voluto intitolare proprio il parco qui accanto”. Meloni ha poi reso omaggio, nel parco degli Orti Orfini, a Norma Cossetto, “una giovane studentessa sequestrata e barbaramente violentata, seviziata e infine gettata, ancora viva, nella foiba di Villa Surani”. Alla cerimonia, sono intervenuti, tra gli altri, anche i consiglieri Riccardo Polli, Marco De Felicis, Federica Bagatti e le autorità militari.
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