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Futuro del Foligno, parla Favilla: “Fidatevi di Damaschi”

Pubblicato il 15 Maggio 2015 17:45 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:08

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Sono giorni estremamente importanti per il futuro del calcio a Foligno. Giorni nei quali il direttore sportivo biancazzurro Roberto Damaschi sta provando a mettere in piedi una nuova cordata per riuscire ad acquistare la fallita società, che andrà all'asta la prossima settimana. Le offerte dovranno essere depositate entro il 20 maggio, mentre il giorno successivo ci sarà l'apertura delle buste. Il diesse folignate conta anche sull'apporto di una nuova figura, quella dell'imprenditore laziale Raffaele Pandalone. Intanto però, a “bocce ferme”, come si dice in questi casi, a tracciare un bilancio della stagione è l'allenatore dei Falchetti, Alberto Favilla. Il tecnico biancazzurro parla anche del suo futuro e di quello della società di via Rutili. “A giochi fatti dico che il lavoro fatto in quest'anno ed il finire nella zona destra della classifica mi riempe di orgoglio perché è stato fatto un lavoro in un contesto non facile – attacca Alberto Favilla analizzando la stagione -. Abbiamo fatto quello che dovevamo, ovvero terminare il campionato a testa alta e dare la possibilità al Foligno di costruire una società che possa fare qualcosa di importante perché la città lo merita”. Ma da chi ripartire allora secondo Favilla?  “Fidatevi di Damaschi – afferma in maniera perentoria l'allenatore – perché è una persona che ama il calcio, e ama farlo dal gioco alla costruzione di una squadra. Purtroppo anche lui quest'anno ha dovuto pensare ad altro e non a quello che più gli piace. Damaschi è un vincente e punterà a fare bene, ma il sentirsi solo non gli piace. Lui è il primo a metterci la faccia, ma ha bisogno di qualcuno che gli stia accanto”. Ma quale sarà invece il futuro di Alberto Favilla? “Ho detto a Damaschi che la cosa più importante ora è formare la nuova società. Poi io con Damaschi andrei anche in Terza Categoria perché il nostro è un rapporto forte e per questo non deve essere condizionato – afferma Favilla – ma se per me ci sarà una seconda chance, vorrò giocarmela come dico io. Vorrei costruire la squadra con lui, fare il ritiro e la preparazione in un contesto normale. Assicuro che non è stato facile gestire una squadra in una situazione di fallimento societario”. Nonostante le difficoltà, per l'allenatore biancazzurro ci sono comunque degli aspetti positivi: “Penso all'esordio di giovani ragazzi come Rospetti, Burini e Fermanelli. Avevamo poi l'obiettivo dei cinquanta punti e ci siamo quasi riusciti – sottolinea il tecnico – abbiamo vinto quasi tutti i derby, facendo delle partite importanti anche con altre squadre come la trasferta di Rieti o di Colle Val d'Elsa”. Ma se tornasse indietro, cosa rifarebbe e cosa non rifarebbe Favilla? “Accetterei nuovamente di guidare la squadra, mentre non mi pento di nulla. L'unico rimpianto è non avere avuto quasi mai a disposizione giocatori come Urbanelli e Luchini”. Ed un'istantanea? “Probabilmente la vittoria col Ponsacco, conquistata in dieci uomini, ad una settimana dal mio arrivo a Foligno. Ricordo con piacere anche la vittoria nel derby contro lo Spoleto a pochi giorni dal fallimento – spiega Favilla – i tifosi spoletini ci urlavano 'falliti', ma noi però abbiamo vinto”.
Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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