Un altro arresto per spaccio di stupefacenti. È quello portato a termine dagli agenti del commissariato di Foligno, agli ordini del vice questore aggiunto Adriano Felici, che in questi ultimi mesi hanno fatto scattare le manette ai polsi di diversi spacciatori. L’ultimo, in ordine temporale, è un 33enne di origini tunisine, arrestato al termine di un’operazione condotta nella periferia cittadina.
Durante gli ordinari servizi di controllo del territorio, infatti, i poliziotti hanno notato due persone sospette nell’area del parco pubblico di via Rubicone. Una in bici, l’altra in auto, sembrava attendessero qualcuno. Un’intuizione che di lì a poco si è rivelata fondata. Quando, cioè, ad arrivare è stata una vettura con a bordo un uomo, che gli si è fermata vicino. Una questione di pochi minuti: la consegna di un oggetto da parte dell’automobilista per ricevere in cambio del denaro.
Ed è da lì che è partito il blitz che ha portato, poi, all’arresto del tunisino classe 1991. Mentre uno degli agenti ha provato a fermare i due acquirenti, l’altro si è avvicinato al 33enne che si trovava a bordo dell’auto, intimandogli di spegnere il motore e scendere dalla vettura. Per tutta risposta, però, l’uomo è ripartito a tutta velocità, costringendo l’agente ad aggrapparsi all’auto per evitare di essere investito.
Ma la fuga è durata solo una manciata di metri. Fino a quando, cioè, la vettura non è finita contro la recinzione del parco. A quel punto lo straniero ha cercato di nuovo la fuga: ne è nata una colluttazione sfociata nell’aggressione del poliziotto che stava cercando di fermarlo. Ma anche questo secondo tentativo di farla franca è andato male. L’arrivo anche dell’altro agente, infatti, ha consentito di bloccare il 33enne.
Sottoposto a perquisizione, il tunisino è stato trovato in possesso di sette involucri in plastica elettrosaldati contenenti eroina e cocaina e di oltre mille euro in contanti, considerati verosimilmente provento dell’attività di spaccio.
Controllato anche uno dei due clienti, mentre l’altro è riuscito a fuggire durante la colluttazione. Indosso gli è stata rinvenuta una dose di stupefacente, acquistata poco prima. Per il giovane, un italiano di 32 anni si procederà alla contestazione della sanzione amministrativa prevista dall’articolo 75 del D.P.R. 309/90.
Mentre il tunisino, colto in flagranza di reato, è finito in manette per spaccio di droga e contestualmente gli sono stati sequestrati lo stupefacente e il denaro. Durante l’udienza di convalida il 33enne ha patteggiato una pena a due anni e tre mesi di reclusione, oltre al pagamento di una multa di 4mila euro.