Il Dalai Lama in merito all’arte e alla maestria del tiro con l’arco scriveva: “Una freccia può essere scagliata solo tirandola prima indietro. Quando la vita ti trascina indietro con le difficoltà, significa che ti sta per lanciare un qualcosa di grande. Concentrati e prendi la mira”. Il tiro con l’arco, soprattutto quello storico con archi in legno senza particolari tecnologie, rappresenta una delle attività più antiche dell’uomo, che da sempre ha accompagnato i popoli della Terra. Ecco perché è importante la divulgazione e soprattutto la condivisione di questa particolare disciplina.
La Compagnia Sagittariis Ridentes di Foligno in tanti anni ha cercato di far innamorare grandi e piccoli a questa antica arte, realizzando sul territorio molte iniziative che potessero amplificare il bel messaggio che c’è dietro l’arceria storica. Una delle tante proposte è senza dubbio la gara invernale dell’8 dicembre scorso, ossia il quarto torneo “La Chiona 3D”, all’interno dello storico campo di allenamento “ex camping Umbria” di Spello, che per l’occasione viene aperto anche con un’ulteriore area adiacente. Una gara che impegna l’intera compagnia nella realizzazione del percorso con delle sagome di animali 3D, tipiche delle gare invernali di tiro con l’arco.
“Le gare invernali sono sempre particolarmente sentite nell’ambiente – dichiara Piero Scassellati, presidente della Compagnia Sagittariis Ridentes di Foligno – in quanto si ha la possibilità di vivere boschi e radure con condizioni meteo anche molto particolari: neve, freddo e pioggia tante volte sono le protagoniste. Quest’anno il nostro quarto torneo patrocinato dal Comune di Spello, quarta tappa del torneo nazionale organizzato dalla Fitast (Formazione italiana arcieri storici), ha vissuto proprio la situazione più estrema con una pioggia copiosa che dalle 7 del mattino ci ha lasciati a gara inoltrata verso le 10.45. Tuttavia, nonostante il maltempo, più di sessanta arcieri, tra Umbria, Marche e Abruzzo, si sono voluti cimentare nelle venti piazzole, sparse lungo i due campi, nelle tre categorie di arco storico, tradizionale e foggia storica sfidando le temperature basse e soprattutto la pioggia battente. Questo dimostra ancor di più l’amore per questo sport che va oltre il semplice tirare una freccia ad un bersaglio. Il tiro con l’arco è sacrificio, è passione e soprattutto è una sfida con se stessi in ogni possibile condizione mentale e meteorologica”.
Buonissimi i risultati conseguiti dagli arcieri Sagittariis Ridentes di Foligno: il giovanissimo esordiente Fabio Bibi ha vinto nella categoria Pueri sorprendendo tutti per l’ottimo punteggio. Nella categoria messere Arco Storico primo posto per Paolo Scarponi, accompagnato sul podio da Piero Scassellati, giunto terzo; infine, prima classificata la Squadra Arco Storico, sempre della Compagnia di Foligno, composta da Giorgio Bianconi, Marcello Capradossi, Silvia Bosi, Massimo Santarelli, Rossano Michelsanti, Paolo Scarponi e Piero Scassellati che gli permette di stabilire, per ora, il terzo posto a livello nazionale come Squadra di Arco Storico.