Giornata piena per il neo presidente della Provincia di Perugia, quella vissuta lunedì mattina. Massimiliano Presciutti ha, infatti dapprima prestato giuramento e poi ricevuto il nuovo prefetto. Primo appuntamento in agenda, dunque, quello con il consiglio provinciale. Nel corso della riunione, convocata a seguito del voto dello scorso 30 marzo, l’assemblea ha provveduto ad approvare, all’unanimità, la convalida dell’elezione dello stesso presidente. In sede di comunicazioni, Presciutti ha informato i consiglieri dell’intenzione di non apportare modifiche rispetto all’assegnazione delle deleghe consiliari, volendo dunque mantenere inalterato l’assetto ereditato dalla precedente presidenza. “Ciò – ha spiegato – nell’attesa del rinnovo del Consiglio comunale di Assisi”.
Poi, come detto, ha ricevuto il prefetto di Perugia, Francesco Zito, subentrato ad Armando Gradone. “Siamo felici di fare la sua conoscenza”, sono state la parole rivolte dal presidente a Zito, alla sua prima visita ufficiale in Provincia. “In undici anni di consiliatura come sindaco di Gualdo Tadino – ha sottolineato Presciutti – ho sempre avuto ottimi rapporti istituzionali con i suoi predecessori. Siamo una provincia con tanti campanili, fatta di molti piccoli o piccolissimi comuni, dal forte spirito di collaborazione. Credo che saremo in grado di stabilire rapporti molto costruttivi a beneficio delle nostre comunità”. Presciutti ha quindi proposto di convocare a breve un’assemblea dei sindaci in seduta plenaria per una conoscenza formale del prefetto e dargli un benvenuto collettivo. “Come Provincia – ha ricordato – abbiamo un importante strumento di confronto istituzionale quale l’assemblea dei sindaci, che ritengo essere – ha concluso – uno strumento di partecipazione molto efficace”. Una proposta accolta con favore da Zito. “Solo lavorando insieme – ha osservato quest’ultimo -, dal Comune più piccolo a quello più grande, si raggiungono risultati. La parola chiave deve essere “fiducia”: sta al nostro agire conquistare e accrescere la fiducia dei cittadini verso le istituzioni. E questo passa attraverso anche la nostra presenza sul territorio e tra le comunità”.