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Raddoppio Orte-Falconara, per la Filt Cgil è un bluff: chiesto un progetto per l’Umbria

Ad intervenire sulla vicenda il segretario generale Ciro Zeno, che chiama in causa il nuovo governo regionale e pretende chiarezza. “Costretti ancora a lottare nonostante nuove teste e nuove persone. Speriamo almeno non ci siano le vecchie idee”

Pubblicato il 5 Maggio 2025 16:04 - Modificato il 6 Maggio 2025 19:16

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“Già nell’agosto del 2023 annunciamo il bluff dell’allora assessore regionale Melasecche sul raddoppio della linea ferroviaria Orte-Falconara. Un bluff che è tornato oggi di attualità. Come attestano i documenti del Ministero dell’economia e delle finanze, congiuntamente con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ci furono dei tagli immediati rispetto al piano di investimenti Pnrr per l’Umbria, ma ancora oggi sentiamo parlare di questa mega bugia raccontata agli umbri per meri scopi elettorali. Ora non ci sono più chance, né per chi è stato esodato dalla guida della Regione né per chi vi è subentrato”.

È quanto dichiara il segretario generale della Filt Cgil, Ciro Zeno, che aggiunge: “Il tema del trasporti è un tema delicato e molto complesso. Ha bisogno di interlocuzione, umiltà e capacità di saper ascoltare chi conosce e segue questo settore da decenni ed è sempre stato propulsore di idee. Noi ci siamo resi sempre disponibili a dare supporto alla politica e alle istituzioni. Speriamo che questo invito venga raccolto e che le istituzioni non guardino ai trasporti come a un gioco”.

“Abbiamo inoltre appreso – prosegue Zeno – che ci sono grandi nodi rispetto alla ipotetica stazione alta velocità Medio Etruria. Ad esempio, la scelta di Creti sarebbe la più grande stupidaggine che si potrebbe fare per l’Umbria. Fare un investimento in quell’area, a un’ora dal centro storico di Perugia e ancor di più se parliamo di Foligno, Gubbio e almeno mezza Umbria, sarebbe un fallimento totale, una cattedrale nel deserto che non servirà a far uscire l’Umbria dall’isolamento. Ci auguriamo che questa amministrazione regionale inizi a ragionare con la sua testa su questo delicato settore, a guardare le cose con i suoi occhi e a esprimersi rispetto a quello che è il suo concetto e la sua idea di trasporti in Umbria. Proseguire sulla scia di Melasecche equivale a sedersi nella comfort zone e proseguire verso il disastro. Noi non vogliamo questo. Lo gridavamo prima al centrodestra e lo gridiamo oggi al centrosinistra”.

“Sviluppiamo un progetto vero per l’Umbria dei trasporti – conclude il segretario della Filt Cgil –, prima di agire in qualsiasi direzione, che sia il settore ferroviario, aeroportuale o quello delicatissimo del Tpl che da anni sta attendendo una sua rivoluzione. Una rivoluzione che ovviamente non passa attraverso la gara a quattro lotti: anche su questo vogliamo chiarezza da parte della Regione Umbria, chiarezza che fino ad oggi purtroppo non c’è. Dobbiamo prendere atto che siamo costretti a lottare ancora, nonostante in Regione ci siano nuove teste e nuove persone. Speriamo, almeno, non ci siano ancora le vecchie idee altrimenti saremmo costrette a commentare con il banale, ma purtroppo concreto motto: tanto sono tutti uguali”. 

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