Al Parco dei Canapè 14 alberi da abbattere e 12 da potare. Una decisione presa dall’amministrazione comunale in seguito allo schianto al suolo, avvenuto lo scorso 21 giugno, di un ramo di notevoli dimensioni all’interno della pineta del parco cittadino. Avvenimento che ha determinato l’immediata chiusura dell’area per i sopralluoghi del personale del Servizio ambiente e verde, con la convocazione dell’agronoma Stefania Monti incaricata del servizio, procedendo ai controlli in tutta l’area del parco al fine di valutare lo stato di salute di tutte le alberature e gli eventuali interventi necessari.
L’area è stata riaperta lo scorso 28 giugno e a seguito delle valutazioni tecniche è stata emanata l’ordinanza numero 333 del 27 giugno, con la quale viene appunto evidenziata la necessità di procedere all’abbattimento di 14 alberi appartenenti alla specie Pinus Pinea e alla potatura straordinaria di 12 piante appartenenti alla stessa specie, nonché alla rimozione del secco da alcune alberature.
Un abbattimento, come si legge nel provvedimento emanato dal sindaco Zuccarini, motivato dalle condizioni di particolare instabilità degli alberi individuati che, essendo troppo addossati, nel tentativo di cercare luce hanno cominciato ad inclinarsi pericolosamente, “mentre le chiome sono ridotte a degli sparuti ciuffi nelle parti sommitali con la tipica morfologia a coda di leone. La maggior parte degli esemplari – si legge poi – che devono essere abbattuti presentano i fusti eccessivamente inclinati e assottigliati con uno stato avanzato di deperimento vegetativo per eccessiva competizione con gli esemplari vicini che hanno avuto uno sviluppo più vigoroso”.

Condizioni che quindi si scontrano con la tutela della pubblica incolumità e la sicura fruizione del sito in vista, oltretutto, della presenza di aree giochi sottostanti. “Nel frattempo – come fa sapere l’assessore ai lavori pubblici, Marco Cesaro – gli alberi sono stati tutti messi in sicurezza, poi si procederà a rimuovere anche il fusto”. Attualmente, infatti, gli alberi ritenuti pericolanti non risultano transennati, ma privati dei rami e della chioma, così da evitare ogni tipo di pericolo. Tutte le operazioni stabilite dall’ordinanza verranno eseguite “in sicurezza senza chiudere il parco – prosegue l’assessore –. La nostra esigenza principale era quella di riaprire l’area per renderla di nuovo fruibile alla cittadinanza”.
Gli alberi rimossi verranno successivamente reimpiantati in pari numero all’interno del Parco entro la prossima stagione utile: “Tante piante vengono abbattute, tante ne verranno reimpiantate – sottolinea Cesaro –, probabilmente di specie diversa, perché il pino marittimo nel tempo sta dimostrando di essere una pianta molto problematica, non solo nel parco ma anche in giro per la città. Quindi li sostituiremo con piante che in futuro, si spera, daranno molti meno problemi. Stiamo cercando piante – conclude – che sono già adulte in modo che possano garantire immediato attecchimento per essere fruibili il prima possibile”.