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Alberi piantati e poi abbandonati dal Comune, Novelli (Legambiente): “È inconcepibile”

Dagli Orti Jacobilli a Sassovivo, dal Parco Hoffman a Campo di Marte, il presidente del circolo ambientalista folignate traccia un bilancio delle piante in sofferenza per mancanza di acqua. “Non si riesce a capire a chi spetti il compito di annaffiarli”

Pubblicato il 14 Agosto 2025 18:16

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“È davvero inconcepibile che il Comune di Foligno faccia tanti bei progetti per poi lasciarli nel degrado”. È quanto si legge in un post pubblicato sui social da Marco Novelli, presidente del circolo Legambiente Foligno Valli del Topino, in riferimento alla situazione in cui versano alcuni alberi che sembrerebbero essere stati abbandonati. Nello specifico si tratta di alberi giovani, recentemente messi a dimora nei principali parchi della città che risultano, nella maggior parte dei casi, secchi se non addirittura morti, proprio a causa della mancanza di acqua.

“Secondo noi – spiega Novelli sentito dalla nostra redazione –, non c’è nessuno che si occupi di curare le alberature, anche se a volte sono oggetto di annaffiature straordinarie. Si tratta di piante giovani che, necessariamente, per i primi tre anni vanno seguite. Senza assistenza la maggior parte muore oppure fa una gran fatica a sopravvivere. È una situazione paradossale, perché una volta messe a dimora le alberaaure dovrebbero essere annaffiate regolarmente. Si tratta di migliaia di euro buttati via – prosegue –, ma soprattutto di una preziosa possibilità sprecata di rendere la città migliore, oltre che di incrementare la qualità della vita”.

Secondo quanto riportato dal presidente del circolo ambientalista, gli alberi a versare in condizioni peggiori sarebbero quelli piantati all’interno degli Orti Jacobilli e del parco di Sassovivo, che risulterebbero tutti morti. Al Parco Hoffman, invece, solo la metà starebbe resistendo, ma a fatica, mentre le alberature messe a dimora a Campo di Marte “nella parte destra rispetto al campo da rugby – precisa Marco Novelli – sono messe male; quelle nella parte sinistra del parco, invece, hanno preso il via dato che lo scorso anno ce ne siamo occupati noi. Si tratta comunque di alberi – continua – che necessitano di dieci, venti litri di acqua. È un lavoro impressionante da svolgere come volontari, quasi impossibile. Sono alberi del Comune, ma non si sa di chi sia la competenza e la responsabilità dell’annaffiatura. Noi, comunque, siamo disposti ad organizzarci tra associazioni per dare il nostro contributo, ma deve esserci una regia. Ci mettiamo a disposizione, l’importante però è che ci sia la stessa volontà dall’altra parte”.

A controbilanciare la situazione, la campagna “#piantiAmo”, promossa circa due anni e mezzo fa dal circolo ambientalista folignate in collaborazione proprio con il Comune. Da quel giorno, sono stati piantati e adottati in tutta la città circa 200 alberi. “È un’iniziativa – interviene Novelli – che va molto bene nella frazione di San Paolo, ma anche in via Siena, soprattutto nella zona dei campetti, in via Messina e nella nuova zona di Sterpete: in genere un po’ ovunque. Anche dalle parti del cimitero, in via Trasimeno, oltre che alla Paciana. Molte persone, infatti, hanno deciso di far piantare l’albero poi adottato in aree vicine al luogo di lavoro”.

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