“Non c’è pace per Augusto Bolletta, giovane fornaio folignate, ucciso da un gruppo di fascisti il 23 maggio 1921”. Inizia così la nota con cui la sezione Anpi di Foligno, guidata da Lorenzo Poltrini, ha recentemente preso posizione contro l’ordinanza 323 firmata il 23 giugno scorso dal sindaco Zuccarini. Ordinanza che, sottolineano dall’associazione dei partigiani, “ha trasformato la perenneità della concessione tombale, in temporanea a 99 anni, intimando lo smantellamento del loculo in questione, con successivo riutilizzo per altra salma e lo spostamento dei resti mortali nell’ossario comune”.
Il provvedimento però, come sottolineano dalla stessa Anpi, non riguarda solo Augusto Bolletta, “ma tutte le tombe – dichiarano – che avevano una concessione perenne del suolo in spazio cimiteriale”. Secondo quanto spiegato dal gruppo presieduto dal presidente Poltrini, “gli eredi o i parenti dei defunti sepolti al Cimitero Centrale, pagando un certo tariffario, sono chiamati ora a rinnovare la concessione comunale, senza il cui pagamento, il Comune di Foligno smantellerà o esproprierà le tombe interessate dal provvedimento”.
Ad indignare, però, l’Anpi e, commentano, “la coscienza di ogni democratico è il non aver tenuto conto della monumentalità di alcune tombe e il valore della memoria storica che esse rappresentano, come quella di Augusto Bolletta, cui il Comune di Foligno ha intitolato anche una via”. Tomba che, sottolineano, era stata realizzata “alla fine della seconda guerra mondiale, come inciso sulla lapide, dal Comitato di Foligno del Movimento di Liberazione Nazionale” che aveva voluto in quel modo ricordare “al popolo ridonato a libertà dopo ventennale oppressione Augusto Bolletta barbaramente assassinato da sicari fascisti il 23 maggio 1921”.
Da qui, la richiesta dell’Anpi al Comune di Foligno di fare un passo indietro e “un gesto riparatore che – concludono – preveda l’annullamento dell’ordinanza 323 per la tomba di Augusto Bolletta, con le dovute scuse ai suoi familiari e all’intera città di Foligno, democratica e antifascista”.