Uscito dal Campo de li Giochi dopo aver alzato al cielo la lancia della vittoria e pronto per far festa insieme a tutti i suoi rionali in piazza della Repubblica, come tradizione vuole, Luca Innocenzi ha indossato sulla sua “divisa” da Pertinace un bellissimo cappotto. Quello che, figurativamente parlando, ha di fatto compiuto aggiudicandosi, dopo la Sfida dello scorso giugno, anche la Rivincita di ieri pomeriggio (domenica 14 settembre) al Campo de li Giochi di via Nazario Sauro. Una doppietta per il “cannibale” nella sua Foligno, che fa il paio con quella conquistata anche in terra marchigiana alla Quintana di Ascoli. “È un bel cappotto e lo indosso con tanto piacere” ha commentato lo stesso cavaliere del Cassero a margine dell’ennesima vittoria conquistata.
Una vittoria che, quest’anno, ha un sapore ancora più dolce per il 43enne folignate, diventato papà da soli dieci giorni. Ed è proprio alla piccola Bianca che è andata la dedica di Luca Innocenzi. “Credo che quest’anno sia da incorniciare – ha detto -. Sono veramente felice”. Una felicità frutto anche dell’impegno e della dedizione. “Ci metto il cuore – ha detto -, sono un ragazzo che ha dedicato la propria vita a questo e grazie a Dio ho raggiunto un buon equilibrio mentale che mi permette di essere più lucido durante la corsa e di questo sono davvero contento”.
Ma che Rivincita è stata per Innocenzi, che ha confermato anche la piena sintonia sull’otto di gara con Altrimenti? “È stata una Quintana bella chiara da parte degli altri – ha dichiarato -, ma noi siamo stati nettamente superiori in tutte le tornate, con un secondo e dieci di vantaggio sulla terza”. E sul suo avversario di giornata? “Lorenzo (Melosso, ndr) me la rende complicata a tutte le gare che facciamo: è un bravissimo cavaliere e da parte sua ha anche la gioventù, quindi sicuramente avrà un futuro molto roseo”.
Una superiorità, quella del binomio del Cassero, conquistata però anche grazie alla indiscussa velocità del cavallo, che ha portato a casa il suo terzo palio. Per il “Cannibale”, invece, vittoria numero tredici. “Faccio fatica a pensarlo – ha detto a questo proposito – è qualcosa di straordinario diventare ‘profeta in patria’, non credevo ci sarei riuscito. Amo questa giostra e le quintane in generale di tutta Italia, così come amo questo sport a cui ho dedicato e sto dedicando tutta la mia vita: le vittorie sono state tante, ma tutti i giorni lavoro veramente tanto”. Settantadue quelle conquistate, ad oggi, su tutto il territorio nazionale.
Mentre per il rione di via Cortella il palmares è di 18 palii. “Il Rione Cassero chiude per ferie: ci vediamo nel 2026!” ha dichiarato il priore Fabio Serafini, tirando le somme di un anno pieno di soddisfazioni. “Sarà dura per noi fare meglio” ha, infatti, spiegato commentando la vittoria di Luca alla Sfida e alla Rivincita ma anche il trionfo al Gareggiare dei Convivi e la realizzazione di un corteo storico che Serafini ha apostrofato come “bellissimo”. “La Quintana è un gioco di squadra – ha detto – e noi abbiamo una grande squadra, perché tutti insieme remiamo dalla stessa parte per raggiungere quei risultati che grazie a Luca riusciamo a concretizzare. Eravamo convinti dei nostri mezzi, ma sapevamo che la Quintana può andare bene ma anche male: fortunatamente torniamo a casa con il palio”.
Un palio che il priore Serafini ha voluto dedicare a tutti i casserini, con un pensiero speciale a “Lara e Luciano che – ha dichiarato – per motivi diversi stanno attraversando un periodo particolare”. Infine, un pensiero anche agli operatori della cooperativa EllElle, guidati dalla presidente Claudia Santocchia. “Sono il cuore della cooperativa e senza di loro sarebbe stato impossibile poi realizzare il palio”.