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Falchetti, arriva il Camaiore. Al “Blasone” atteso anche un figlio d’arte

Al "Blasone" sabato i ragazzi di mister Alessandro Manni affronteranno una matricola della Serie D, tra le cui fila troveranno anche il figlio di Totò Di Natale

Pubblicato il 19 Settembre 2025 11:40 - Modificato il 19 Settembre 2025 16:50

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I Falchetti, reduci dalla sconfitta di Grosseto, incontreranno una compagine affamata e, dopo la vittoria sul Prato, anche sulle ali dell’entusiasmo. Alle 15 di sabato 20 settembre al “Blasone” il Foligno Calcio sarà chiamato a disputare l’anticipo della terza giornata del girone E di Serie D contro il Camaiore Calcio, neopromossa che arriva da un avvio di stagione altalenante. Dopo la sconfitta in Coppa contro il Follonica Gavorrano e la prima uscita di campionato in cui i versiliesi hanno affrontato in trasferta il Ghiviborgo, che senza troppi fronzoli ha rifilato agli ospiti un secco 5-0, i bluamaranto la scorsa settimana davanti al proprio pubblico hanno affondato per 2-1 il Prato, una delle squadre definite favorite all’alba della stagione. 

La squadra toscana, dopo la cavalcata trionfale nel campionato di Eccellenza dello scorso anno, che l’ha vista vincere il proprio girone da imbattuta e con cinque giornate di anticipo, è sbarcata in Serie D al netto di una rivoluzione della rosa, sebbene la guida tecnica di Cristiani sia rimasta invariata. Il direttore sportivo Iacopo Pellegrini ha fatto arrivare alla corte del tecnico tanti nuovi giovani giocatori, per la precisione 21, con un’età media di 20,7 anni, che hanno sostituito la struttura della squadra dello scorso anno, cambiando integralmente l’anima del Camaiore.

Il trionfo dello scorso anno in Eccellenza, infatti, è stato reso possibile anche grazie ad un roster composto da giocatori navigati e di esperienza, mentre il mercato estivo ha visto la società bluamaranto preparare la Serie D con colpi orientati verso un radicale stravolgimento tecnico e anagrafico della rosa, oggi composta da 29 elementi, di cui solo quattro, Bigica (’01), Kthella (‘98), Diana (’95) e Bongiorni (’99), nati prima del 2003. 

Gli arrivi, come sottolineato, sono stati moltissimi, come le partenze: su tutte quella di Chiaramonti, bomber che grazie ai suoi 19 gol lo scorso anno ha trascinato i suoi verso la promozione. Gli ingressi, sebbene non blasonati, sono stati comunque in grado di fare la differenza, come dimostrato contro il Prato: a partire dalle due punte Daniel Kthella e da Mattia Bifini, autori dei gol che hanno regalato i tre punti al Camaiore, che sono arrivati rispettivamente da Perignano e Ghiviborgo, fino agli ottimi Bigica e Bongiorni, entrambi centrocampisti provenienti dal Poggibonsi e dal Tau Calcio Altopascio, i quali, come i due attaccanti, contro il Prato hanno fatto la differenza. 

A proposito di blasone, tra le fila del Camaiore quest’estate è approdato anche Filippo di Natale, figlio della leggenda dell’Udinese Totò di Natale. Il classe 2003, è arrivato dal Tuttocuoio 1957 dopo una stagione in Serie D in cui ha messo a segno quattro reti. Probabilmente, dunque, a seguire i bluamaranto a Foligno potrebbe arrivare anche il campione classe ‘77.

La partita contro i lanari ha visto il mister dei toscani schierare un 4-3-1-2 con Bigica schierato davanti alla difesa, il quale, insieme a Bongiorni, che ha insidiato la fascia sinistra del Prato mettendo in difficoltà Zanon, si è rivelato fondamentale nella gestione delle incursioni pratesi, impedendo così agli ospiti di prendere il largo dopo l’1-0 siglato da Lattarulo al 66’. Il Prato, infatti, ha gestito la gara fino all’80’ minuto, senza però riuscire ad ampliare la propria situazione di vantaggio oltre il gol di scarto. È proprio negli ultimi minuti che il Camaiore è venuto fuori, forte dei cambi che hanno fatto la differenza in campo. A sei minuti dalla fine del tempo regolamentare, infatti, Bifini ha trovato il pari e al 91’ Kthella, subentrato proprio a Bifini, ha scolpito l’epitaffio del Prato che, dunque, si è arreso sul 2-1.

Per il Foligno Calcio, dunque, si prospetta un match delicato, rispetto al quale i Falchetti sulla carta partono indubbiamente favoriti, ma in cui dovranno fare attenzione a non sottovalutare una squadra che, seppur non dotata di mezzi tecnici sbalorditivi, si è dimostrata in grado di affondare corazzate ben più attrezzate.

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