Il fascino del mondo celtico colpisce ancora. In ventimila hanno affollato – dal 6 all’8 agosto – Taverne di Serravalle di Chienti, a cavallo tra le Marche e l’Umbria, per prendere parte al Montelago Celtic Festival. Giunta alla sua tredicesima edizione, la tre giorni di musica e cultura celtica – firmata Arte Nomade – ha visto arrivare, infatti, appassionati e curiosi da tutta Italia ed Europa. Numeri importanti che hanno permesso di rinnovare il successo delle precedenti edizioni, soprattutto in termini di presenze. Per un intero weekend l’altopiano umbro-marchigiano ha fatto da sfondo al ricco cartellone di eventi messo a punto dagli organizzatori. In programma 72 ore tra musica e concerti, ma anche sport, attività all’aria aperta, rievocazioni storiche, riti e matrimoni druidici. E ancora conferenze, lezioni-spettacolo, stage musicali e artigianali, danze e giochi. Il tutto immersi nei verdi prati e sotto i cieli limpidi dell’altopiano umbro-marchigiano. Tra gli eventi di punta, la spettacolare battaglia degli eserciti e l’accensione dei fuochi sacri, preludio alla Notte Celtica annunciata dalla chitarra di Gabriele Possenti.Protagonisti del rush finale sul main stage – dopo l’esilarante performance del venerdì dei Corvus Corax – i concerti di Mercedes Peón, straordinaria artista gallega, e di The Rumjacks, prima band australiana a prendere parte al Montelago Celtic Festival. Ed è in loro compagnia che la notte è scesa su Taverne di Serravalle di Chienti per poi lasciare pian piano spazio all’ultima alba di questa edizione 2015, salutata dal suono di una cornamusa. L’appuntamento per il popolo di Montelago è ora per il 2016, quando le tradizioni celtiche torneranno a vivere sulla piana di Colfiorito, regalando nuove emozioni.
Il Montelago Celtic Festival chiude a quota ventimila
Pubblicato il 9 Agosto 2015 13:32 - Modificato il 5 Settembre 2023 23:22
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