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Segni Barocchi, dopo il successo si guarda avanti

Pubblicato il 22 Settembre 2015 15:19 - Modificato il 5 Settembre 2023 23:00

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Si è conclusa lo scorso 19 settembre, con il concerto dell’Orchestra da Camera di Perugia realizzato in collaborazione con la Sagra Musicale Umbra, la manifestazione del festival Segni Barocchi. Bilancio positivo per questa 36esima edizione volta ad avviare una riflessione più ampia sul tema “Foligno città del Barocco”, lavorando a stretto contatto con l’Ente Giostra della Quintana ma anche con enti, associazioni e imprese del territorio. Soddisfatto il direttore artistico di Segni Barocchi Festival, Massimo Stefanetti: “ Un programma articolato in due periodi temporali, a giugno e a settembre, un pubblico attento e appassionato che ha apprezzato le iniziative proposte”. Il tutto è stato realizzato grazie alla collaborazione con il Comune di Foligno, la Regione dell’Umbria, la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, la Camera di Commercio di Perugia, nonché attraverso la collaborazione di Comune di Trevi, Diocesi di Foligno, Laboratorio di Scienze sperimentali, Associazione astronomica Antares, centro video del Consiglio regionale dell’Umbria, Associazione “Innamorati del centro”, Pro Foligno, librerie di Foligno del circuito “Antiquarian Bookshops of Umbria”, Centro per la Cultura e lo Sviluppo Economico, CIAC (Centro Italiano Arte Contemporanea), Sagra Musicale Umbra, Amici della Musica di Foligno, Ente Giostra della Quintana. Segni Barocchi ha coinvolto anche Trevi con il progetto di Vito Trombetta, particolarmente apprezzati sia i concerti di Daniele di Bonaventura, di Leggera Brezza Quintet e di Federico Bracalente sia la farsa di Luciano Cicioni rappresentata dalla compagnia teatrale “Al Castello” nella restaurata Villa Fabri. Nemmeno il tempo di chiudere la 36esima edizione che già si pensa alla prossima. “Mentre ci auguriamo che gli spettacoli e concerti presentati possano continuare il loro viaggio in Umbria, in Italia e nel mondo, auspichiamo che si apra già dal prossimo mese di ottobre un approfondito dibattito – ha concluso Stefanetti – per individuare soggetti, strumenti e progetti finalizzati anche a valorizzare i segni barocchi della Città di Foligno, dentro e fuori le mura”.

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