25.2 C
Foligno
martedì, Giugno 17, 2025
HomeAttualitàAddio ai campanili? Gualdo Cattaneo e Giano dell'Umbria puntano alla fusione

Addio ai campanili? Gualdo Cattaneo e Giano dell’Umbria puntano alla fusione

Pubblicato il 22 Ottobre 2015 10:46 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:42

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

A Foligno militari in campo per la raccolta di sangue

Donazione collettiva per 25 membri dell’esercito e dell’aeronautica militare. Tra loro anche il generale Brafa Musicoro alla guida del Csrne

A Foligno inaugurata la nuova sede del Coworking

Presenti all’evento di apertura oltre 200 persone che hanno affollato i locali di via Oberdan dello spazio di lavoro condiviso della città. Salvucci: “Resistere e ripartire sono le priorità che ci siamo dati”

Foligno celebra la sua liberazione. Meloni: “Mai dare per scontati libertà e democrazia”

Nella mattinata di lunedì 16 giugno le celebrazioni in piazza Don Minzoni per gli 81 anni trascorsi dalla lotta delle truppe alleate e dei partigiani contro i tedeschi. “A chi compì questa impresa il nostro più vivo plauso e doveroso ringraziamento”

L’appuntamento è per giovedì sera, quando i consigli comunali di Gualdo Cattaneo e Giano dell’Umbria si riuniranno nelle rispettive sedi per discutere sulla possibilità di unire le due città sotto un’unica amministrazione. Una vera e propria fusione che porterebbe benefici economici e gestionali ad entrambi. Superare i campanili dunque. Questo l’intento di Andrea Pensi, sindaco di Gualdo Cattaneo e Marcello Bioli, primo cittadino di Giano dell’Umbria. La proposta sembra piacere anche agli abitanti dei due comuni, che in questo periodo hanno potuto discuterne informalmente con i sindaci. E saranno proprio i cittadini, qualora si scegliesse la strada della fusione, a dover dare il benestare attraverso un referendum. Ma da dove nasce questa idea? “Da un’esigenza che hanno i nostri due comuni, così come anche altre città d’Italia. – afferma Marcello Bioli intervistato da Radio Gente Umbra – Le esigenze sono anche di carattere economico. In un periodo in cui si parla di macro regioni e di eliminare le province, i comuni devono fare qualcosa”. Rispetto ad altre realtà dell’Umbria, un’eventuale unione tra Giano e Gualdo sarebbe pressoché indolore. Già, perché le due città da tempo collaborano sotto vari punti di vista: dalla raccolta dei rifiuti al 118, passando per un protocollo d’intesa sui disabili. Ma una fusione vera e propria porterebbe anche ad incentivi previsti nella legge di stabilità di quest’anno con maggiori introiti per le casse cittadine e con un taglio della spesa. Creare un unico campanile infatti significherebbe ricevere un contributo da Roma pari al 20% per dieci anni dei trasferimenti che Giano e Gualdo hanno ricevuto nel 2010, e vincoli meno stringenti sul patto di stabilità. Il contenimento dei costi poi partirebbe proprio dall’apparato amministrativo. Basterebbe, ad esempio, un solo sindaco ed un solo consiglio comunale. Già, ma chi sarà dei due? “Questo è il minore dei problemi – afferma sorridendo Bioli – il sindaco di una comunità deve essere l’espressione della volontà dei cittadini, non di poche persone che stanno in un partito”. E il nuovo Comune, come si chiamerà? “Qualora l’iter andasse avanti, vorremmo indire un concorso per stabilire il nome per rendere la cosa ancor più condivisa, coinvolgendo la popolazione. Personalmente manterrei qualcosa di entrambi”.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

Articoli correlati