Una struttura di pronta accoglienza aperta dalle 21 fino alle 8 del mattino per ospitare i senzatetto o comunque adulti in stato di emergenza, offrendo loro un letto caldo e la colazione. È questo il nuovo servizio che sarà attivo da lunedì 11 gennaio e inaugurato sabato mattina a Spoleto, in piazza Garibaldi, grazie al lascito del dottor Guido Minestrini devoluto dai familiari per fare solidarietà. A metterlo in pratica il Comune, la cooperativa sociale Il Cerchio (che mette a disposizione il personale e la residenza), la Caritas, la Croce rossa italiana, le forze dell’ordine e l’Asl. Sono stati investiti 30mila euro per il servizio. L’appartamento al primo piano di una palazzina, ha sei posti letto per adulti (una camera matrimoniale, una tripla e una singola, una cucina e un soggiorno, due bagni) in cui le persone ospitate avranno delle regole da seguire, tra cui curare la stanza e la propria igiene personale. Al taglio del nastro sono intervenute le autorità che hanno permesso la realizzazione del servizio sociale e i parenti del dottor Minestrini. “Sono commossa – ha detto la figlia di quest’ultimo Maria Laura – perché si attiva il dono di mio padre. Ringrazio tutti coloro che ci hanno dato modo di attuare questo desiderio che era anche di mia madre, Sandra Palmieri. Questo è un percorso di fede e di amore al Signore e al prossimo. Spero che oltre a un tetto, venga offerto a queste persone sostegno morale”. La struttura garantirà rifugio notturno a chi non ha un tetto. “L’esigenza di avere un riparo per chi lo necessita – ha detto il vice sindaco e assessore al sociale Maria Elena Bececco – c’è sempre stata e si è rafforzata dopo la morte nel marzo 2015 del clochard all’Anfiteatro. Questo è un segno di dignità e solidarietà”. Il servizio consente a chi lo voglia, di iniziare un percorso di reinserimento nella società grazie ai servizi sociali del Comune. Ad ogni ingresso, gli ospiti devono compilare una scheda di presenza. La durata massima della permanenza è di 90 giorni. Soddisfazione dalla cooperativa sociale “Il Cerchio”, espressa dal rappresentante Costantino Cacciamani: “Il servizio – ha affermato – era stato pensato da tempo e speriamo arrivino fondi dal ministero per migliorarlo”. A benedire la casa l’arcivescovo Renato Boccardo. “Oggi la sensibilità è stata manifestata e realizzata. Questi gesti – ha spiegato l’arcivescovo – sono un contravveleno per arrestare l’egoismo di cui ci lamentiamo. Mettendo insieme le forze qualcosa rimane e la collaborazione con la Caritas non verrà meno”. Il sindaco Fabrizio Cardarelli ha tenuto a ringraziare i familiari del medico scomparso, e ha sottolineato l’importanza dell’evento. “Non possiamo pensare solo al turismo – ha sottolineato Cardarelli – dobbiamo essere accoglienti anche con coloro che non hanno soldi e l’attenzione verso chi ha bisogno è il primo punto di intervento dell’amministrazione. Un piccolo segno di civiltà che andava dato”.