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“Sua nipote è in caserma a Spello, servono 4mila euro”, ma lei torna a casa e sventa la truffa

Pubblicato il 29 Gennaio 2016 10:57 - Modificato il 5 Settembre 2023 21:40

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Il trucco è sempre lo stesso. Chiamare a casa un anziano chiedendogli soldi come “cauzione” per far uscire dalla caserma o dalla questura un proprio caro. A metterla in atto un gruppo di malviventi ai quali le forze dell’ordine stanno cercando di dare la caccia. Questa volta la vittima è un anziano di Foligno, contattato nella mattinata di martedì da un sedicente avvocato, che chiedeva 4800 euro da consegnare. Stando al fantasioso racconto, suo figlio e sua nipote erano stati portati in caserma dai carabinieri di Spello perché sprovvisti di patente ed assicurazione dell’auto mentre stavano guidando. Nella telefonata, il finto avvocato si è inventato anche una serie di codici per “sbloccare la pratica”. Preoccupatosi per la situazione, dopo aver chiuso la chiamata, l’uomo ha provato a mettersi in contatto con i suoi cari. Ma dall’altra parte del telefono a rispondere dei finti carabinieri della stazione di Spello. Per impedire alle vittime di telefonare infatti, i malviventi non mettono mai giù la cornetta, rimanendo sempre collegati. Ed in quei momenti di preoccupazione, gli anziani non si rendono conto dello “stratagemma” utilizzato. Questa volta però ai delinquenti è andata male, perché proprio in quegli attimi concitati, la nipote dell’uomo è tornata a casa prendendo in mano la situazione. Alla seconda telefonata del sedicente avvocato a rispondere è stata proprio lei, che ha chiesto di poter avere un numero di telefono sul quale richiamare. Numero rivelatosi successivamente inesistente. La donna ha poi contattato anche suo zio per sapere dove realmente fosse, ed in un attimo ha subito capito che quella che stava avvenendo era una vera e propria truffa ai danni di suo nonno. Solo il caso ha quindi voluto che l’anziano non consegnasse la cifra richiesta dal falso avvocato. Il fatto è stato subito denunciato ai carabinieri di Foligno (quelli veri). E’ andata diversamente invece a Perugia, dove giovedì un 92enne è stato ingannato con lo stesso trucchetto. Questa volta però il lieto fine non c’è stato, visto che l’anziano perugino ha consegnato 1.900 euro.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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