Dopo la bocciatura della mozione da parte della maggioranza lo scorso mese di marzo, le forze di minoranza chiamano all’appello i cittadini. Obiettivo dichiarato “dotare il Comune di uno strumento concreto contro la precarietà e il lavoro povero”
Approvata la mozione della seconda commissione nata dalla petizione popolare sottoscritta da circa 7mila cittadini. Tra le richieste avanzate definire “area non idonea” l’intera fascia dell’Appennino umbro-marchigiano soprattutto per impianti di media e grande taglia