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Lo “Scarpellini” torna alla normalità: alunni e insegnanti ritrovano la loro scuola

Pubblicato il 9 Novembre 2019 13:58 - Modificato il 5 Settembre 2023 14:24

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Tornare alla normalità. Un traguardo che è costato pazienza e fatica, ma che ora fa sorridere alunni ed insegnanti dell’Istituto tecnico economico “Scarpellini” di Foligno. E allora sono più che giustificate le lacrime di commozione che nella mattinata di sabato hanno solcato il viso di molti. Lacrime che arrivano al termine di un periodo difficile, quello dei lavori di ristrutturazione della struttura di via Ciro Menotti. Una riapertura simbolica – lo “Scarpellini” ha ripreso regolarmente l’attività con il nuovo anno scolastico – ma più che mai significativa, per quella che rappresenta una seconda casa per chi la abita quasi tutti i giorni della settimana. Al taglio del nastro, di fronte ad uno dei due ingressi principali dell’edificio, è seguita una cerimonia nell’aula magna.

Ad aprire e chiudere gli interventi è stata la voce ed il talento degli studenti, che hanno salutato il nuovo inizio con la musica. A fare gli onori di casa è stata la preside, Federica Ferretti. Fresca di nomina come dirigente scolastico, la professoressa Ferretti ha ricevuto il prestigioso incarico dopo aver insegnato nella stessa struttura: “Lo scopo della scuola – ha affermato la preside, salutando gli intervenuti e riprendendo una frase del giornalista Sydney J. Harris – è quello di trasformare gli specchi in finestre, da dove poter guardare il mondo. Qui i ragazzi devono capire cosa vogliono diventare, formandosi con una buona testa e con un buon cuore”. I lavori di ristrutturazione che hanno interessato l’Ite “Scarpellini” sono durati circa due anni ed hanno subito un forte rallentamento. La ditta che inizialmente aveva preso in mano le opere, ha infatti avuto delle difficoltà. I tempi burocratici prima e quelli della nuova ditta poi che è dovuta ripartire da ciò che era stato lasciato incompiuto, hanno di fatto posticipato il termine del cantiere. Un intervento da circa 900mila euro, con le opere della Provincia di Perugia che hanno migliorato la tenuta sismica della scuola.

“E’ una scuola più luminosa e più sicura – ha sottolineato il sindaco Stefano Zuccarini -. L’amministrazione comunale vuole far sentire tutta la sua vicinanza”. A prendere la parola anche la professoressa Paola De Bonis, insegnante dello “Scarpellini” che da qualche mese ricopre anche il ruolo di assessore all’istruzione: “Questa scuola rappresenta un pezzo di storia della nostra città. Grazie a tutti i presidi e i professori che si sono succeduti e che hanno saputo tirar fuori il talento di tanti ragazzi, creando un cordone ombelicale impossibile da staccare”. Ad illustrare le migliorie eseguite è stato il consigliere provinciale Federico Masciolini: “Dopo la ‘Carducci’, questa città sta vivendo una giornata ulteriormente importante. L’indice di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici va da zero a uno: con i lavori effettuati, abbiamo portato l’indice dello ‘Scarpellini’ da 0,08 a 0,70, creando una scuola più moderna e sicura”. Intanto, proprio la Provincia sta pensando ai futuri passi da effettuare a Foligno. Tra i prossimi ci sarà la realizzazione del nuovo scientifico “Marconi”, grazie anche ai circa 8 milioni di euro stanziati dal Commissario straordinario alla ricostruzione per le realtà cittadine. “Questa scuola – ha ricordato monsignor Gianni Nizi, vicario diocesano – è intitolata ad un abate folignate: Feliciano Scarpellini. Questa persona ha saputo coniugare i valori cristiani al sapere scientifico. La Chiesa di Foligno guarda alla scuola come un fondamentale presidio educativo”.

GLI EX PRESIDI – Prima del termine della cerimonia, hanno preso la parola anche gli ex presidi dello “Scarpellini”, a partire da Sergio Cecchini, per 28 anni alla guida dell’istituto. Lo stesso Cecchini ha ripercorso la storia dell’edificio dagli anni Sessanta ad oggi. “Sono stato poco qui – ha dichiarato invece Carlo Menichini, lo scorso anno reggente dello ‘Scarpellini’ – ma ho visto una scuola dinamica”. Momenti di commozione anche quando è stata letta la lettera che la professoressa Giovanna Carnevali ha inviato alla sua vecchia scuola. L’ex preside non ha potuto presenziare perché fuori città, ma non ha voluto far mancare il suo contributo: “Ho lasciato questa struttura con dispiacere – scrive Carnevali nella lettera letta dal vicepreside Fausto Rapaccini -, perché non sono riuscita a vedere gli interventi completati. Abbiamo avuto dei disagi, ma la pazienza ci rendeva consapevoli che le rinunce erano finalizzate al raggiungimento di un obiettivo”.

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Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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