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Nocera riscopre le sue origini longobarde

Pubblicato il 10 Luglio 2022 10:12 - Modificato il 5 Settembre 2023 10:52

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Tre giorni dedicati alla cultura di un popolo che, a Nocera Umbra, ha lasciato segni e tradizioni indelebili. “Cibus”: questo il titolo della prima o, come anche definita, edizione “zero” di Nocera Longobarda. Presentato nella mattinata dello scorso sabato presso la Biblioteca Piervissani, l’evento storico-culturale si svolgerà il prossimo fine settimana, da venerdì 15 a domenica 17 luglio. L’iniziativa, fortemente sostenuta dall’Amministrazione comunale, nonché realizzata in sinergia con il Gruppo archeologico Noukria e l’Ente Palio dei Quartieri, di cui quest’ultimo ne gestisce l’organizzazione, rappresenta “una fortissima e nitida immagine identitaria del nostro territorio – commenta il primo cittadino, Virginio Caparvi –. L’auspicio – prosegue – è quello di far diventare questo evento un appuntamento annuale al quale dedicare sempre più attenzione e studio, portando Nocera al centro di rievocazioni longobarde che altre importanti località italiane ed europee portano avanti da anni.” Non mancano i ringraziamenti nei confronti della Fondazione Perugia, la quale ha sostenuto economicamente il progetto all’interno di un apposito bando. “Siamo convinti, oggi ancora di più – ha affermato il rappresentante della Fondazione, Maurizio Tittarelli , di aver finanziato un ottimo progetto culturale.” Un viaggio ludico, culturale e gastronomico all’interno del mondo longobardo che tanto ha segnato il territorio nocerino: dalla scoperta del 1898 ad opera di un bracciante locale, Salvatore Tosti, il quale rinvenne una serie di oggetti notevoli, seguirono numerose scoperte sulla civiltà in questione, particolarmente nelle zone Portone, Pettinara-Casale Lozzi e Piazza Medaglie d’oro, accertando la presenza di 165 tombe. Nell’illustrare gli appuntamenti culturali dedicati alla prima edizione di Nocera Longobarda, il presidente del Gruppo Noukria, Angelo Brancaleone, ricorda l’importante convengo previsto il prossimo sabato, 16 luglio, al quale prenderanno parte nomi dal prestigioso calibro nazionale ed europeo. Molta è la soddisfazione per aver messo la firma su un evento di altissima valenza storica e culturale, espressa dal presidente dell’Ente Palio, Vincenzo Pierantoni; importante, la manifestazione, lo è anche poiché tiene vive questa storia e ricorda “chi siamo e da dove veniamo”, come esplicato dal rappresentante della Fondazione Perugia Tittarelli, delegato della presidente Cristina ColaiacovoTutti gli appuntamenti si dislocano per il centro della cittadina, toccando importanti punti sia a livello sociale che culturale. Tra questi, il Museo archeologico di Nocera: un’occasione per la sua riapertura “dopo alcuni lavori e migliorie espositive – spiega Caparvi –dove, tra molti altri reperti, quelli longobardi rappresentano un’autentica eccellenza nazionale”.

Cibus”. Una manifestazione prevalentemente dedicata al cibo, perciò alle tradizioni alimentari del popolo longobardo e di cui la storia viene ricompresa nella complessità del periodo che lega l’antichità al Medioevo. Il programma si apre nella giornata di venerdì 15, alle 18:30 presso gli Antichi Lavatoi, spostandosi successivamente al Convivium, organizzato dal gruppo Micrologus in piazza San Filippo. 

Sabato 16 è dedicato prevalentemente alle iniziative culturali: si parte alle 10, presso la sala Domus Ecclesiae, con il convegno “I cibi dei longobardi”; segue alle 18 una visita guidata nei musei di Nocera, cui è prevista inoltre l’inaugurazione della mostra “Il filo della storia: Longobardi” presso il Museo archeologico. Alle 20:30, la “Cena longobarda” in piazza Caprera, accompagnata dalle animazioni di alcuni gruppi in costume d’epoca. Nella giornata conclusiva di domenica 17, alcune rievocazioni storico-didattiche dal titolo “Mondo longobardo” presso i giardini pubblici di piazza Umberto I; alle 16, nella stessa piazza, i “Giochi tribali dei longobardi”, a cura dei gruppi storici “Invicta Lupi” di Romans d’Isonzo (Gorizia) e “Fortebraccio Veregrense” di Montegranaro (Fermo).

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