24.8 C
Foligno
martedì, Luglio 8, 2025
HomeEconomiaPrimo trimestre 2014, segno negativo per l'occupazione in Umbria

Primo trimestre 2014, segno negativo per l’occupazione in Umbria

Pubblicato il 3 Giugno 2014 18:13 - Modificato il 6 Settembre 2023 03:11

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Tromba d’aria si abbatte su Gualdo Cattaneo

Ingenti i danni provocati dalle forti raffiche di vento tra tetti scoperchiati, alberi abbattuti e strutture danneggiate. Sul posto diverse squadre dei vigili del fuoco: utilizzati anche i droni per i sopralluoghi sulle coperture delle abitazioni

Fino a Panicale per vendere la cocaina: folignate finisce in manette

Il 26enne è stato fermato dai carabinieri della stazione di Tavernelle durante i controlli del territorio: a bordo cinque dosi, un coltello e 2mila euro in contanti. Nell’abitazione del giovane rinvenuti anche 10 grammi di marijuana

Foligno, mancano gli agenti in commissariato. Silp Cgil: “Situazione preoccupante”

Il sindacato denuncia una “gravissima carenza di personale” con ripercussioni sui servizi. A giugno l’incontro con il questore Sallustio: “Ci aveva promesso un intervento celere con la formula dell’aggregazione temporanea. Ad oggi non è stato fatto”

PERUGIA – “Non c’è ripresa senza lavoro”. Così la Cgil dell’Umbria lancia l’allarme sull’occupazione. I dati sul versante lavoro nel Cuore verde d’Italia infatti, in questo inizio 2014, sono ancora negativi. Secondo gli ultimi rilevamenti Istat, nel primo trimestre 2014, gli occupati in Umbria sono scesi dai 362mila dell’anno scorso agli attuali 354mila, con una perdita secca di 8mila unità. Una situazione sempre più difficile, come rileva la Cgil, che denota l’assenza di segnali di inversione di tendenza. Piuttosto si starebbe registrando, invece, un aumento del tasso di disoccupazione, che balza dal 10,5% del 2013 al 12,6% attuale. Il numero di persone in cerca di lavoro, di precari e cassaintegrati dimostrerebbe quindi che, allo stato attuale, le prospettive della situazione economica dell’Umbria non sono delle migliori. In merito, infatti, il dato sull’occupazione regionale è il peggiore nel centro Italia, solo dopo il Lazio. Una situazione che, secondo la Cgil, potrebbe essere invertita soltanto mettendo al centro delle politiche economiche un Piano del lavoro mirato. “Chiediamo una profonda inversione di tendenza nelle politiche economiche – dichiara Mario Bravi, segretario generale Cgil Umbria – e crediamo che sia necessario rimettere al centro il Piano del Lavoro e fare in modo che le risorse dei fondi europei vengano tutte utilizzate per affrontare questo problema drammatico. Oltre ai 50mila disoccupati – sottolinea Bravi – ci sono anche i cassaintegrati e i lavoratori precari. La situazione è molto difficile e nel sesto anno della crisi – conclude – non si vedono segnali di miglioramento”.

Articoli correlati