17.6 C
Foligno
lunedì, Maggio 20, 2024
HomeCronacaPale eoliche tra Umbria e Marche: gli ambientalisti protestano

Pale eoliche tra Umbria e Marche: gli ambientalisti protestano

Pubblicato il 27 Giugno 2014 16:36 - Modificato il 6 Settembre 2023 03:08

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Portare i giovani a votare: l’iniziativa dello Spi Cgil per combattere l’astensionismo

Lunedì 20 maggio l’incontro con gli studenti dell’Ipia “Orfini” di Foligno per ricordare la prima partecipazione delle donne alle urne il 2 giugno 1956. Obiettivo dichiarato: “Trasmettere ai giovani l’importanza di questo diritto fondamentale”

“Trasporto pubblico nel caos”: sit-in in piazza a Foligno e Terni

Lunedì 20 maggio doppia mobilitazione del Partito democratico nelle due città umbre per chiedere “interventi immediati”. La denuncia di Franquillo e Spinelli: “I disagi vissuti dai pendolari ogni giorno sono incalcolabili. La Regione non muove un dito”

A Foligno un weekend a tutta danza

Quello in corso a Foligno è un weekend a...

Nessuno tocchi l’Appennino. E’ questo lo slogan utilizzato da diverse associazioni ambientalistiche tra cui Italia Nostra, Wwf e Mountain Wilderness Umbria, che si sono date appuntamento dopodomani, domenica 29 giugno alle 10 a Colfiorito per protestare contro la realizzazione delle 24 torri eoliche di 110 metri ognuna volute dalla regione Marche sul monte Tologna e monte Trella. Per le associazioni firmatarie della protesta, sono diverse le motivazioni per far sentire la propria voce. Secondo le stesse infatti, il progetto comporterebbe infatti una delle più profonde trasformazioni antropiche nell’appennino umbro-marchigiano. “La sentenza del Consiglio di Stato – si legge nella nota diramata quest’oggi – costituisce la prova, se mai ce ne fosse bisogno, che la Regione Marche ha ritenuto preminente l’interesse economico su quello naturalistico, paesaggistico e sui diritti delle popolazioni a non veder alterato il proprio ambiente di vita realizzando impianti eolici incompatibili con tutto ciò. Secondo le stesse associazioni inoltre, la Regione Marche non ha applicato alcun “criterio di precauzionalità” come previsto dalla normativa europea 2011/92 EU, né la Convenzione di Århus.

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

Articoli correlati