5.2 C
Foligno
sabato, Dicembre 27, 2025
HomeCronacaSpoleto: Gdf scopre medico infedele

Spoleto: Gdf scopre medico infedele

Pubblicato il 21 Luglio 2014 11:24 - Modificato il 6 Settembre 2023 02:59

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Giocattoli ai bambini della pediatria del “San Giovanni Battista”

L’iniziativa porta la firma del Consorzio Aeroporto Foligno. La presidente Mostarda: “L’obiettivo regalare un momento di gioia, meraviglia e vicinanza autentica”

Torna la mostra di presepi a Casale

Il primo appuntamento della rassegna che porterà natività di ogni forma e dimensione tra le vie del borgo montano, è un programma per oggi (26 dicembre)

Contributi per il turismo, a Foligno il Comune stanzia quasi 162mila euro

La fetta più grande dei finanziamenti a Confcommercio e all’associazione Borghi e Centri Storici della Valle Umbra che fanno capo ad Aldo Amoni, seguite dal Paiper con un contributo di 25mila euro. Ecco tutti gli importi

Non è stata di certo una dimenticanza quella del dirigente medico che per anni ha percepito l’indennità di esclusività a carico dell’AUSL2, omettendo di svolgere contemporaneamente la libera professione. Il 63enne, operante a Spoleto, socio fondatore e membro del comitato direttivo di una Onlus locale, incassava cospicui compensi dichiarando di svolgere la professione specialistica in maniera esclusiva, avendo così diritto ad una maggiore remunerazione , circa 23000 euro annui. I medici che optano per un contratto di lavoro esclusivo con la propria
Ausl rinunciano infatti all’esercizio della libera professione. La guardia di finanza di Spoleto ha scoperto però che l’indennità di esclusività percepita dal dirigente medico non era conforme alla realtà degli eventi. Il medico infatti, rendeva le sue prestazioni medico- specialistiche anche al di fuori dell’orario di lavoro, a totale insaputa dell’azienda sanitaria di appartenenza e senza la dovuta
autorizzazione. Ciò ha determinato una denuncia alla locale Procura per truffa aggravata e per appropriazione indebita aggravata, in relazione ai maggiori compensi percepiti (indennità di esclusività) e non dovuti dall’AUSL. Il caso è stato segnalato anche alla competente Autorità Giudiziaria contabile quantificando il danno erariale in circa 70mila euro.

Articoli correlati