La Giunta Regionale, su proposta dell’assessore alle politiche abitative Stefano Vinti, ha approvato la nuova disciplina che regolerà l’emanazione del bando ed i criteri per la concessione dei contributi a supporto delle famiglie che, per sopravvenuti problemi economici, siano morosi “incolpevoli” rispetto al pagamento del canone di locazione a causa della perdita o della consistente riduzione della capacità reddituale e per tale motivo sottoposte a provvedimento esecutivo di sfratto. Una situazione sempre piu’ frequente tra le famiglie umbre che subiscono ancora gli effetti della crisi economica come spiegato ai microfoni di Radio Gente Umbra dall’assessore regionale Stefano Vinti: “La riproposizione del bando per gli sfratti incolpevoli è dovuta al perdurare di una situazione che mette in disucussione sempre più apertamente e profondamernte il diritto alla casa. Le cause sono da ricercare nella crisi economica”. Una vera e propria emergenza sociale, dunque, alla quale la Regione risponde riproponendo un bando con obiettivi differenti rispetto a quello emanato nel 2013: “Questo bando ha una finalità differente. Mentre il primo cercava case, questo ha l’obiettivo di far ritirare il provvedimento di sfratto. Il nostro obiettivo è di non far uscire gli inquilini da casa, per questo abbiamo definito un contributo – per un massimo di 9.300 euro – per il proprietario che ritira il provvedimento di sfratto e che definisce un nuovo contratto a canone concordato”. Il nuovo bando 2014 prevede un impegno economico da parte della Regione Umbria di un milione e 384 mila euro destinato non solo ai locatari degli alloggi di proprietà privata ma anche a quelli degli alloggi a canone concordato e persino agli assegantari di alloggi di edilizia residenziale pubblica. “La Giunta Regionale ha definito i criteri mentre la pubblicazione del bando è stata demandata all’Ater Umbria che lo emanerà nei primi giorni del mese prossimo. Ci sono diversi contributi previsti per i propritari degli immobili che decideranno di ritirare il provvedimento di sfratto: potranno incassare fino al 50% della morosità pregressa per un massimo di cinquemila euro; potranno incassare fino ad un massimo di mille euro per le spese legali sostenute rispetto allo sfratto; potranno ricevere – “una tantum” – 300 euro per il nuovo contratto che andranno a stipulare sotto la media della fascia prevista per quell’appartamento in quella città ed infine riceveranno 200 euro al mese – per un massimo di 15 mesi – nel caso in cui perdurino le condizioni che hanno determintato lo sfratto incolpevole per l’inquilino”.
Un contributo di un milione e 384 mila euro per gli sfratti “incolpevoli”
Pubblicato il 11 Agosto 2014 15:56 - Modificato il 6 Settembre 2023 02:45
Stefano Vinti
Tienimi informato
Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno