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Foligno: ‘Casa della Salute’ da ottobre la prima fase del progetto

Pubblicato il 13 Agosto 2014 17:02

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Alle 10.30 la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo, che sancirà l’insediamento in cattedrale del nuovo parroco e la nascita della prima Unità pastorale del centro storico. Ad affiancarlo don Diego Casini, don Benedict Pinheiro e don Prudence Rudasingwa

Concentrare tutti i servizi territoriali in unico polo sanitario al centro di Foligno è l’obiettivo del progetto che verrà attivato dal mese di ottobre, annunciato stamani a Foligno dal direttore generale della Asl 2, Sandro Fratini. Sarà la ‘Casa della Salute’, collocata al piano terra del vecchio ospedale cittadino a rinnovare e riorganizzare i servizi sanitari del territorio, in collaborazione anche con i medici di medicina generale. “Abbiamo chiesto alla Regione l’autorizzazione per acquisire altri spazi in ambiti cittadini attraverso la dismissione di parte del patrimonio della Asl a Foligno” – ha commentato Sandro Fratini. “Contemporaneamente – ha aggiunto Fratini – verranno ricollocati i pazienti disabili gravi, in via Vignola, ed alcuni servizi per minori dell’area psichiatrica in strutture restaurate dal Comune di Foligno”. Ma non finisce qui, la fase riorganizzativa riguarda anche l’ospedale per il forte incremento degli accessi per il pronto soccorso (intorno al 30 per cento), da altri ambiti territoriali (l’altra Asl, in particolare da Assisi e Bastia Umbra) ma anche per la chiusura del punto nascita di Assisi che “ci obbliga a potenziare l’ostetrica e ginecologia di Foligno che già ora con 1.200 parti, è in enorme difficoltà – ha detto Fratini – per spazi e personale”. Oltre a questo: “Sarà potenziata la medicina d’urgenza con il suo spostamento in adiacenza al pronto soccorso con la conseguente attivazione anche di pochi letti della cosiddetta lungodegenza, a bassa assistenza”. Il direttore generale della Asl 2 ha poi parlato della riduzione delle liste d’attesa che, attraverso un progetto finanziato dalla Regione, porterà ad un ampliamento delle prestazioni e di orari – “magari anche dopo cena” – per ridurre l’attesa dei pazienti per la diagnostica”. Fratini ha sottolineato, inoltre, i “risultati positivi avvenuti per la collaborazione tra i diversi ospedali del territorio, in particolare tra Foligno e Spoleto, superando lo storico campanilismo”. “Il grande afflusso di pazienti verso Foligno è dovuto all’effetto della riorganizzazione sanitaria, a livello regionale, ma anche al livello di efficienza e qualità del personale” ha commentato il primo cittadino di Foligno Nando Mismetti.

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