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Confcommercio Foligno dice no all’ampliamento della Ztl e ai varchi elettronici

Pubblicato il 8 Ottobre 2014 17:26 - Modificato il 6 Settembre 2023 02:10

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Confocommercio Foligno torna all’attacco su Ztl e varchi elettronici. Un argomento questo che già a dicembre scorso aveva suscitato le reazioni fortemente negative dell’associazione di categoria, con l’abbandono del tavolo di confronto con il Comune e la protesta dei commercianti del centro storico. “L’amministrazione torna alla carica, ma Confcommercio Foligno rimane sulle sue posizioni e ribadisce la netta contrarietà ad una estensione della Ztl e alla connessa installazione dei varchi elettronici” è quanto si legge in una nota dell’associazione guidata da Fabrizio Bastida. La limitazione all’accesso delle auto, soprattutto nel periodo invernale – sottolinea il presidente di Confcommercio Foligno – significherebbe acuire, in modo consistente, la già pesante situazione dovuta alla crisi economica, che non solo non accenna a diminuire ma si è fortemente aggravata negli ultimi mesi, come evidenzia anche il costante aumento della disoccupazione giovanile. Rendere sempre più difficoltoso l’ingresso in centro potrebbe indurre tante aziende a delocalizzare la propria attività al di fuori delle mura, se non addirittura costringerle alla chiusura. Oggi nessuna scelta politica consapevole può ignorare l’emergenza economica, che non è emergenza di una categoria ma di una intera società. Ampliare la Ztl senza misure alternative significa contribuire a desertificare il centro storico, significa privarlo di quelle presenze – rappresentate da imprese commerciali, turistiche e artigiane – che sono presidio contro la microcriminalità, il degrado e hanno una insostituibile funzione sociale, oltre che economica”. Confcommercio Foligno non si limita però alla protesta ma, in uno spirito di confronto costruttivo con l’amministrazione, suggerisce di adottare due provvedimenti diversi: uno per l’inverno, in cui passeggiare in città risulta meno piacevole per il freddo e l’utilizzo delle vetture è una necessità, ed uno durante il periodo che va da aprile a fine settembre, in cui la situazione cambia, la città “rifiorisce”, le attività mettono fuori i tavolini e diventa piacevole passeggiare per il centro. Certo è – conclude Bastida – che qualora il Comune decida di andare avanti per la sua strada, si devono prima creare tutti i servizi di mobilità alternativa (navette gratuite ogni 5 minuti), parcheggi gratuiti e segnaletica adeguata.  Non possiamo accettare infatti ulteriori penalizzazioni dei nostri centri commerciali naturali a fronte della avanzata senza freni dei centri commerciali artificiali, non giustificata dalle condizioni del mercato, dalla dinamica dei consumi e dal bacino di utenza che offre la nostra regione”.

 

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