Riscrivere l’accordo di programma, prorogandone la scadenza oltre marzo 2015, e mettere la Jp Industries in condizione di continuare la sua attività produttiva. Sono queste le richieste che Cgil, Cisl e Uil di Umbria e Marche hanno presentato in merito alla vertenza della Ex Merloni venerdì scorso durante l’assemblea pubblica a Fabriano al vice ministro dello sviluppo economica Claudio de Vincenti il quale – invitato – non ha partecipato fisicamente all’incontro inviando un messaggio all’assemblea. Oltre alle richieste in merito all’accordo di programma, le sigle sindacali e i presidenti delle Regioni di Umbria e Marche hanno sollecitato un impegno da parte del Governo a convocare, entro fine mese, un incontro con regioni e sindacati, come spiegato ai microfoni di Radio Gente Umbra da Mario Bravi segretario generale della Cgil dell’Umbria: ” L’assemblea di venerdì, che è stata molto partecipata, è servita a rilanciare l’esigenza di un incontro con il Governo nazionale sia la Regione Umbria che la Regione Marche, infatti, hanno chiesto insieme alle organizzazioni sindacali un incontro al Governo perchè l’accordo di programma rischia il fallimento. Abbiamo chiesto di rimodulare l’accordo, di rimetterlo in altri termini, e di prorogare i termini di scadenza – previsti per marzo 2015 – visto che tutte le offerte che contiene non sono state messe in pratica, con il rischio che i 35 milionidi euro previsti restino inutilizzati. Questa è la prima questione. La seconda richiesta che abbiamo fatto è di mettere la Jp Industries in condizione di proseguire la sua attività. Oltre a questo abbiamo criticato l’assenza del vice ministro De Vincenti che non è venuto all’assemblea anche se ci ha mandato un messaggio”.
Un assunzione di responsabilità da parte del premier Matteo Renzi. Questo hanno chiesto le regioni e sindacati in risposta al messaggio del vice ministro De Vincenti: ” Abbiamo chiesto che dell’incontro se ne faccia carico direttamente il presidente del Consiglio dei ministri non più solo il ministero dello sviluppo economico. Abbiamo chiesto un asseunzione di responsabilità più alta perchè finora non abbiamo riscontrato da parte del Governo un’attenzione adeguata, quindi chiediamo direttamente al presidente del Consiglio di aprire il confronto ad un più alto livello”.
Se entro novembre non sarà convocato l’incontro da parte del Governo i sindacati sono pronti a dare battaglia: “C’è una lettera del vice ministro De Vincenti che dice che ci chiamerà. Noi abbiamo chiesto che ci convochi entro il mese. Se l’incontro l’incontro non ci sarà, attiveremo tutte le forme di mobilitazione possibili non escludendo forme di lotta conginute tra Umbria e Marche”.