Sono sette i giovani graffittari con un’età media di venti anni individuati dalla Polfer di Foligno del comandante Alessandro D’Antoni. Tra i ragazzi e le ragazze individuati c’è anche un minorenne: tutti accusati di associazione a delinquere finalizzata all’imbrattamento. In totale ben 11 le carrozze ferroviarie sporcate con le loro bombolette spray, insieme a diversi edifici di pertinenza di stazioni ferroviarie. Ad incastrarli è stato il loro segno di riconoscimento, una firma o un “tag” come si dice in gergo, studiato a fondo dagli uomini della polizia ferroviaria. Gli agenti hanno potuto così ricostruire il loro modo di agire e “colpire” grazie ad investigazioni definite “vecchio stile”, come ad esempio pedinamenti ed indagini sul campo. I giovani sono stati denunciati in stato di libertà in un’operazione definita unica nel suo genere. L’indagine, estesa a tutto il Centro Italia, ha permesso di risalire ai giovani graffittari, tutti della Valle Umbra Sud, che hanno colpito, come detto, in varie regioni del Centro. L’indagine, durata mesi, vede coinvolte tre Procure: quella dei Minori di Perugia, la Procura della Repubblica di Perugia e quella di Spoleto. L’attività di indagine non è stata semplice vista sia la durata degli accertamenti che l’estensione del territorio. L’ammontare del danno è in fase di quantificazione. Per il momento ci sono le denunce di Trenitalia e Centostazioni.
Murales su treni e stazioni del Centro Italia: il “tag” incastra la banda
Pubblicato il 5 Dicembre 2014 10:59 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:31
Alessandro D'Antoni
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