31 C
Foligno
venerdì, Settembre 19, 2025
HomeCronaca“La riorganizzazione comunale non porterà vantaggi ai cittadini”

“La riorganizzazione comunale non porterà vantaggi ai cittadini”

Pubblicato il 27 Gennaio 2015 15:32 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:05

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Falchetti, arriva il Camaiore. Al “Blasone” atteso anche un figlio d’arte

Al "Blasone" sabato i ragazzi di mister Alessandro Manni affronteranno una matricola della Serie D, tra le cui fila troveranno anche il figlio di Totò Di Natale

Il Factory Fest si rinnova e conquista l’Umbria da Foligno alla Valnerina

In agenda dal 2 al 12 ottobre il festival delle arti performative proporrà un percorso unico tra creazioni inedite e nuove ritualità. La presentazione del programma sabato 20 settembre a Cannara in occasione di una conferenza-evento

Addio a Massimo Catarinucci

Settantaquattro anni, è venuto a mancare nella mattinata di giovedì 18 settembre. Dall’impegno politico a quello sociale, soprattutto nel campo della disabilità: era una figura molto apprezzata nel territorio

“La riorganizzazione dei settori comunali non porterà alcun vantaggio ai cittadini ma solo un peggioramento dei servizi”. La denuncia arriva dalle sigle sindacali di FpCgil, FpCisl e UilFpl, firmatarie di una nota congiunta nella quale dichiarano che, nei fatti, la riorganizzazione messa a punto dall’amministrazione folignate “si ridurrà al taglio di qualche servizio che – spiegano – non comporterà alcuna economia al bilancio ma una redistribuzione dei compensi tra i lavoratori; allo spostamento di qualche lavoratore senza che – denunciano – siano tra l’altro chiari criteri ed obiettivi; e, forse, alla creazione di una nuova area con un aggravio – concludono – dei costi sul bilancio”. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, “le uniche novità – dichiarano i tre sindacati – sono la creazione di un’apposita area e l’assunzione di un nuovo dirigente: si crede davvero – si chiedono – che questo consentirà un cambio di passo?”. Per FpCgil, FpCisl e UilFpl esiste poi un problema di trasparenza e chiarezza, denunciato – dicono – anche dal Comitato unico di garanzia, organismo costituito pariteticamente da lavoratori nominati dal sindacato e dall’ente. E proprio il comitato avrebbe segnalato questo deficit di trasparenza e chiarezza delle procedure. “Tutto ciò – attaccano – rafforza l’impressione che, in realtà, l’obiettivo di questa riorganizzazione non sia quello di migliorare i servizi, ma che si tratti piuttosto di interventi dettati da clientelismo o da volontà ritorsive”. Ecco perché, in assenza di quello che definiscono un “piano industriale” trasparente, serio e motivato, le tre sigle sindacali si dicono pronte a porre in essere “ogni azione consentita dall’ordinamento giuridico a tutela dell’Ente, dei cittadini e dei lavoratori”.  

Articoli correlati