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Ex Merloni, buste paga da meno di 300 euro

Pubblicato il 5 Febbraio 2015 16:46 - Modificato il 6 Settembre 2023 01:00

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Continua a rimanere alta l’attenzione sulla situazione dei lavoratori dell’ex Antonio Merloni. In una nota diramata giovedì 5 febbraio da Luciano Recchioni di Fiom Cgil, il sindacalista lamenta una mancanza di sensibilità da parte degli organi preposti alla gestione degli emolumenti a favore dei dipendenti della Jp Industries e dell’ex Merloni. Da tempo, sottolinea Recchioni, non si avrebbero notizie dei famosi 80 euro in più in busta paga promessi dal premier Renzi. Dei 664 euro che spettavano ai dipendenti della Jp entro fine 2014 ne sarebbero arrivati, secondo il sindacalista, solamente 479 e nel cercare di capire il perché i lavoratori si sarebbero trovati di fronte ad un gioco di rimpallo di responsabilità tra l’Inps regionale e quello nazionale con il risultato che ancora non c’è una chiarezza sullo stato delle cose. La denuncia della Fiom si allarga alla vicenda della busta paga arrivata nel mese di dicembre ai lavoratori ex merloni in mobilità dell’ammontare di 10 euro. Al fine di evitare il replicarsi di questa situazione anche per il mese di gennaio numerosi erano stati gli incontri e le indicazioni, ma l’Inps avrebbe comunque provveduto al recupero del conguaglio per l’anno 2014 senza tenere in considerazione, sottolinea Recchioni, le domande fatte da diversi lavoratori per le detrazioni. Non una nuova busta paga da pochi spiccioli, ma per gennaio i lavoratori non si aspettano un emolumento superiore ai 300 euro. Alla situazione già drammatica dovuta al perdurare della crisi economica, quindi, si aggiungerebbe anche il fardello di una burocrazia che non risparmia neanche i dipendenti della Jp in cassa integrazione il cui pagamento dell’ammortizzatore sociale sta registrando forti ritardi. Una vicenda, dunque, sulla quale Recchioni invoca l’intervento del Governo anche e soprattutto sugli aspetti che riguardano la quotidianità dei lavoratori e delle loro famiglie che, conclude il sindacalista, “versano le tasse e meritano risposte”.                   

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