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Il Ponte delle Torri “test site” per la sicurezza sismica del territorio

Pubblicato il 10 Febbraio 2015 16:10 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:58

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Monitoraggio sismico per il controllo e la salvaguardia del Ponte delle Torri di Spoleto. Il monumento simbolo della città ducale è stato infatti scelto come “test site” nell’ambito del progetto RoMA (Resilience enhancement of Metropolitan Areas), finalizzato ad aumentare il livello di sicurezza del territorio, attraverso lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e strumenti di analisi efficaci per supportare la pubblica amministrazione. Sul Ponte delle Torri, quindi, l’Enea effettuerà la valutazione della vulnerabilità sismica con l’ausilio integrato di interferometria radaR satellitare, di una rete sismica locale dedicata e delle indagini non distruttive della struttura. I dati saranno poi impiegati per la realizzazione di un database della sismicità locale. Le attività e le tecnologie messe in campo per la sicurezza sismica del Ponte delle Torri, saranno presentati a Spoleto nel corso di un workshop in programma venerdì 13 febbraio a palazzo Mauri, nella sala conferenze, sede della biblioteca comunale. L’apertura dei lavori è affidata a Massimo Coccetta, dirigente della progettazione e interventi sul territorio del Comune di Spoleto. Alle 15.15 seguiranno la presentazione del progetto RoMA- Resilient Enhancement of a Metropolitan Area a cura di Vittorio Rosato dell’Enea, e l’illustrazione della sequenza delle attività e la tempistica sul monitoraggio del Ponte delle Torri a cura di Gerardo De Canio dell’Enea. Moreno Marziani e Giuseppe Scatolini (M&G Engineering) parleranno, invece, degli interventi di consolidamento e restauro a seguito della crisi sismica del 1997. Alle 16 sarà la volta di Vincenzo Casolani e Jacopo di Florio (LA MELA s.r.l.) che interverranno sul rilievo fotogrammetrico ad alta risoluzione tramite drone. Del modello numerico tridimensionale, delle indagini NDt e del rilievo laser si occuperanno, invece, Marialuisa Mongelli e Angelo Tatì  (ENEA). A cura di Flavio Borfecchia e Ivan Roselli (ENEA) è la parte che riguarderà il monitoraggio satellitare degli spostamenti  relativi dei macro elementi, mentre Alessandro Giocoli e Guido Martini (ENEA) si occuperanno del monitoraggio sismico tramite rete sismica dedicata. In programma alle 17, poi, la definizione dell’input sismico a cura di Dario Rinaldis (ENEA) mentre Fernando Leonardi della Selta Spa parlerà dei sistemi di trasmissione dati e reti di comunicazione. Alle 17.30 Gerardo De Canio (ENEA) affronterà la problematica della valutazione della vulnerabilità sismica. Seguirà, infine, il dibattito sulla valutazione delle criticità logistiche ed organizzative.

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