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Spoleto, i detenuti si prendono cura del verde cittadino e delle strade

Pubblicato il 17 Marzo 2015 13:33 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:40

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In quattro usciranno dal carcere di Spoleto, dove stanno scontando le pene per i reati commessi, per prendersi cura delle aree verdi e delle strade del territorio comunale. Prende così forma il progetto sperimentale per l’impiego di detenuti in lavori di pubblica utilità, frutto del protocollo d’intesa siglato lo scorso novembre tra l’amministrazione comunale, l’istituto penitenziario e gli uffici territoriali del Ministero della giustizia. I quattro detenuti, coordinati dai tecnici dell’Ase, per i prossimi sei mesi saranno quindi impegnati in attività di manutenzione di aree verdi, urbanistiche e stradali. I primi interventi riguarderanno l’area della zona di Monterone, con particolare riferimento alla manutenzione e ripulitura delle strade e del complesso monumentale delle mura urbiche. Ad anticipare questa esperienza, un’attività preliminare di formazione sul tema della sicurezza negli ambienti di lavoro, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo di dispositivi e il rispetto delle norme. “Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato il vicesindaco Maria Elena Bececco – per essere riusciti a dare gambe ad un progetto di grande valore sociale a cui, come amministrazione, abbiamo lavorato fin da subito”. Il progetto punta, dunque, a promuovere il reinserimento sociale dei condannati anche attraverso l’occupazione in attività di pubblica utilità. Attività che verranno svolte – come detto – durante il periodo di espiazione della pena, garantendo al contempo ai detenuti l’acquisizione di competenze e conoscenze professionali spendibili nella fase post detentiva. Nessun compenso previsto per i quattro, anche a causa della scarsità di risorse. Il progetto assume così una valenza simbolica “risarcitoria” nei confronti della collettività cittadina che si avvarrà proficuamente di tali interventi manutentivi. L’iniziativa proseguirà poi con l’individuazione di altri detenuti per le fasi successive che si protrarranno fino alla fine del 2016, con la possibilità di essere poi prorogato ed anche ampliato.

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