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Spoleto, il buco di bilancio fa paura. Cardarelli: “Difficoltà nel fare gli interventi più semplici”

Pubblicato il 19 Maggio 2015 14:10 - Modificato il 6 Settembre 2023 00:07

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“Abbiamo difficoltà anche nel fare gli interventi più semplici, a volte ci vuole un vero e proprio sforzo di fantasia”. Basterebbero queste poche parole di Fabrizio Cardarelli per descrivere la situazione economica del Comune di Spoleto. Una fotografia, quella fatta dal sindaco della città Ducale, che mette i brividi. “Ma non vogliamo terrorizzare nessuno, tantomeno i cittadini – ci tiene a precisare Cardarelli – anche se è giusto dire come stanno realmente le cose. Speriamo che nel predisporre il bilancio di previsione – prosegue – non dovremmo togliere dei servizi a nessuno”. La conferenza stampa convocata all’ora di pranzo dalla giunta spoletina arriva a pochi giorni da quella indetta dal Partito democratico, che aveva sottolineato come il bilancio dell’Ente fosse “tra i più virtuosi d’Italia” e che “il reale disavanzo ammonterebbe a 1,8 milioni di euro”. Ma allora chi è che ha realmente ragione, chi ha governato sino allo scorso anno o chi invece è subentrato dopo le ultime elezioni? Stando a Claudio Gori, dirigente dell’area finanziaria del Comune, “il processo di riaccertamento straordinario dei residui ha evidenziato una situazione di criticità finanziaria che non era possibile determinare con la precedente normativa contabile”. Da quest’anno infatti, il bilancio viene redatto con le nuove norme dell’armonizzazione contabile, portando così a leggere il documento in maniera completamente differente dal passato. Di fronte a 15,5 milioni di euro di buco, questo l’ammontare complessivo del debito, il Comune di Spoleto deve fare i conti con una mancata riscossione delle entrate che, negli ultimi 5 anni, ha raggiunto anche la percentuale del 63%. Ed è per questo che Fabrizio Cardarelli ha pensato ad un potenziamento dell’ufficio preposto, per cercare di riuscire ad incassare quei crediti vantati dal Comune. Anche se, come ha sottolineato lo stesso primo cittadino, “il timore è che tali crediti non siano veramente da riscuotere”. In tutto ciò, l’obiettivo è non vessare ancora di più i cittadini, con il sindaco che ha promesso di fare tutto il possibile per non aumentare le tasse. Anche se nella predisposizione del bilancio di previsione ci sono non poche difficoltà. Ai 516mila euro annuali che per i prossimi 30 anni il Comune dovrà pagare per ripianare il debito, nel 2015 si aggiungeranno circa altri 5 milioni di euro in meno (ma il dato definitivo non è ancora stato calcolato, visto che all’appello manca la copertura delle perdite delle società partecipate) su cui non poter contare. “Ciliegina sulla torta – ha sottolineato l’assessore competente Pula – in questi mesi l’amministrazione ha avuto anche difficoltà di natura tecnica per la migrazione dei sistemi informatici comunali”.

 

Fabio Luccioli
Fabio Luccioli
Direttore di Radio Gente Umbra e Gazzetta di Foligno

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