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Olivicoltura, gli esperti rassicurano: “Quest’anno niente mosca”

Pubblicato il 7 Luglio 2015 10:06 - Modificato il 5 Settembre 2023 23:40

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Buone notizie per gli olivicoltori umbri. Il 2015 dovrebbe essere infatti un anno migliore del precedente per quanto riguarda l’olio. A dichiararlo sono stati, nel corso di uno dei seminari promossi dal Comune di Trevi e dall'”Associazione nazionale Città dell’Olio”, l’agronomo della Regione Umbria, Paolo Guelfi, e il perito agrario Giancarlo Fiorelli. Le alte temperature registrate in queste ultime settimane, infatti, avrebbero un effetto mortale sulla mosca olearia. “Inverni sotto lo zero ed estati sopra i 34 gradi – hanno spiegato – provocano una mortalità fino all’80 per cento di larve e uova. Quest’anno – hanno quindi proseguito – non ci sono le condizioni tali per lo sviluppo della mosca, anche se da metà luglio sarà comunque necessario effettuare campionamenti per rilevare il livello di infestazione e controllare i bollettini fitosanitari della Regione Umbria”. Tra i consigli dispensati dai due esperti anche il trattamento dell’oliveto con prodotti biologici a base di rame nel mese di settembre. Provvedimento che permetterà di combattere anche altre forme di indebolimento delle piante, come l’occhio di pavone e la piombatura dell’olivo. Diversi poi gli olivicoltori intervenuti nel corso dell’incontro, dal titolo “Quando e come difendersi dalla mosca dell’olivo”. Tra gli accorgimenti consigliati no a trattamenti inutili ed a pratiche agronomiche che portano squilibri, come i ristagni di umidità, l’eccessiva presenza di azoto o le potature inadeguate, ed un sì al monitoraggio con apposite trappole cromotropiche o a feromoni per evidenziare l’eventuale presenza della mosca olearia.

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