Le aspettative sono state confermate: il Festival dei Due Mondi è stato un gran successo. A parlare chiaro sono i numeri che non fanno altro che confermare come la direzione artistica di Giorgio Ferrara, alla guida della manifestazione dal 2007, stia funzionando nel migliore dei modi. L’intento è quello di “fare sempre più del Festival – come sottolineato dallo stesso Ferrara – un palcoscenico del mondo intero”. I NUMERI – In 17 giorni, sono state 150 le aperture di sipario, 610mila euro gli incassi e 70mila le presenze. Così, la 58esima edizione del Festival si è chiusa con una crescita del 15 per cento rispetto al dato già positivo registrato l’anno scorso. Un grande risultato è anche quello legato alla politica dei prezzi del Concerto finale, con gli incassi che si aggirano intorno ai 200mila euro. Il costo dei biglietti infatti quest’anno era di un massimo di 70 euro rispetto, invece, ai tradizionali 250 euro. Il pubblico ha quindi risposto positivamente. E intanto si pensa già al 59esimo appuntamento, con le date fissate dal 24 giugno al 10 luglio. EDIZIONE 2016 – “Per quanto riguarda lo spettacolo inaugurale, ovvero l’opera, confermo – ha detto Giorgio Ferrara – che porteremo avanti la trilogia di Mozart che abbiamo iniziato in questa edizione. L’anno prossimo, dopo il successo di Così fan tutte, sarà la volta de Le nozze di Figaro, sempre con l’orchestra diretta da James Conlon, con la mia regia e la scenografia e i costumi di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo. Abbiamo anche concluso le trattative per il Concerto finale nel 2016 – ha annunciato Ferrara – Sarà con noi Antonio Pappano, che dirigerà l’orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia, con la partecipazione straordinaria di Stefano Bollani”. Molti poi gli accordi con istituzioni artistiche prestigiose, che saranno portati avanti nei prossimi due anni. Sono confermate, infatti, le collaborazioni con il teatro Metastasio di Prato, con la Fondazione teatro Coccia di Novara, che co-produrrà, come quest’anno, nelle prossime stagioni la trilogia mozartiana e poi ancora con il Festival di Ravenna. A questo si aggiunge il gemellaggio artistico sancito quest’anno con il Beitedinne di Beirut, uno dei più celebri eventi culturali del Medio Oriente. “Voglio pensare inoltre – ha aggiunto Ferrara – che Luca Ronconi sia stato con noi anche quest’anno. Una personalità insostituibile, a cui è stato intitolato il Teatrino delle sei”. Dopo i ringraziamenti che il direttore artistico ha rivolto – tra gli altri – al ministero per i Beni e le attività culturali, al Comune di Spoleto, alla Regione e alla Fondazione Carla Fendi è arrivato, da parte del sindaco e presidente della Fondazione Festival Fabrizio Cardarelli, l’annuncio tanto atteso sulla futura collaborazione, quinquennale, con la Fondazione Roma-Arte-Musei, che verrà sottoposto al consiglio di amministrazione nei prossimi giorni. ACCORDO FONDAZIONE ROMA – “Abbiamo parlato con il presidente Emanuele Emanuele, uno dei più grandi sostenitori del Festival – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Cardarelli – sottolineando come non vorremmo che la stagione artistica sia limitata al periodo del Festival, bensì durasse tutto l’anno. Per cui quello che stiamo predisponendo è un accordo che vedrà protagonista Spoleto con eventi che andranno da maggio ad agosto, sostenuti appunto dalla Fondazione Roma, con una location che sarà quella della Rocca Albornoziana. Quindi diventeremo sempre più città dell’arte e dello spettacolo. Creeremo un’occasione di sviluppo perché – ha sottolineato – vogliamo che la città viva tutto l’anno. La strada non è semplice viste le condizioni economiche ma – ha concluso – crediamo molto in Spoleto come anche negli amici che ci stanno dando una mano”.
Ha collaborato Maria Tripepi