Una stagione irrigua all’insegna della moderazione quella che, calendario alla mano, prenderà il via a partire dalla metà del prossimo mese di aprile nel comprensorio gestito dal Consorzio della bonificazione umbra, ossia quello tra il Folignate e lo Spoletino. È lo stesso Consorzio guidato dal presidente Paolo Montioni ad esprimere qualche preoccupazione sulle disponibilità idriche del 2025, colpa delle scarse precipitazioni che si sono registrate durante questi mesi invernali. Piogge che, sottolineano dall’Ente, “sarebbero state indispensabili per riempire i bacini necessari a soddisfare le esigenze irrigue, e poco ci si dovrà aspettare – proseguono – dalla stagione primaverile riguardo lo scioglimento delle nevi”.
Gli impianti irrigui del Consorzio della bonificazione umbra, tanto quelli a pioggia quanto quelli a scorrimento, ricevono infatti acqua dalla diga di Arezzo, nello Spoletino, e dai fiumi Topino, Clitunno e Menotre e “servono – spiega il direttore del Consorzio, Candia Marcucci – circa 5mila ettari di terreno e oltre 3mila utenze”. Ad oggi, secondo quanto viene fatto sapere, la diga sul Marroggia, ad esempio, presenta una quota di invaso di 398,73 su un totale di 405,50. “Tenuto conto però della parte al di sotto della presa irrigua – dicono dal Consorzio – il volume disponibile per l’irrigazione è pari al 47,88%”.
Intanto il presidente Montioni e i suoi sono al lavoro per rendere gli impianti più efficienti, ridurre le perdite e incentivare il risparmio dell’acqua irrigua. “Gli interventi di ammodernamento dell’impianto di irrigazione a pioggia della Piana di Trevi e Montefalco ed ampliamento nella zona del Sedano Nero di Trevi, per circa 5 milioni di euro, sono terminati nel 2024 – riepiloga a questo proposito Candia Marcucci – mentre quelli riguardanti l’ammodernamento dell’impianto di irrigazione a pioggia della Valle di Spoleto, per circa 10 milioni di euro, termineranno entro il mese di marzo 2025”. E destinato all’ammodernamento è anche il distretto irriguo di Foligno, dove i lavori dovrebbero prendere il via ormai a stretto giro.
Il monitoraggio, comunque, è continuo, come sottolineato dal presidente Montioni che invita “tutti gli agricoltori a riconsiderare, laddove possibile, i propri piani colturali, tenendo conto – ha concluso – delle previsioni della effettiva disponibilità di acqua irrigua”.