Il tratto di nove chilometri da Colfiorito a Serravalle verrà riaperto entro questa settimana, ma per l’inaugurazione di tutta la Ss77, una data precisa ancora non c’è, anche se i lavori sono completati al 97%. A confermarlo è Guido Perosino, presidente di Quadrilatero, che questa mattina ha riferito nel corso dei lavori della seconda commissione consiliare del Comune di Foligno. Per quanto riguarda l’apertura dell’intera direttrice Foligno-Civitanova Marche, ci sono tre fattori da tenere in considerazione: “Il primo è il ripristino delle gallerie per il quale siamo in attesa del progetto esecutivo, il secondo invece è la consegna ad Anas che comporta burocrazia interna – spiega Perosino – mentre il terzo punto riguarda l’inchiesta della Procura della Repubblica di Spoleto, con il magistrato che potrebbe disporre anche delle chiusure. Insomma, non dipende tutto da noi”. Secondo Perosino comunque, ora la priorità è garantire massima chiarezza: “Non conta più aprire un mese prima o un mese dopo. Eravamo un’eccellenza e siamo finiti all’inferno: ora vogliamo tornare in paradiso”. E per farlo la Quadrilatero sta effettuando dei controlli con il georadar, strumento non previsto nel contratto ma che dà migliori riscontri. “L’utilizzo di questo strumento si aggira intorno ai 200mila euro per tutta la direttrice – ha spiegato il presidente ai consiglieri della seconda commissione – ma in questa maniera abbiamo un’analisi più approfondita”. Quadrilatero è inoltre in attesa delle analisi commissionate a terzi per capire se e di chi sono le responsabilità di eventuali deficit di costruzione. Convocato per dare delucidazioni in merito alla situazione della Valdichienti dopo l’inchiesta della trasmissione Report di Rai3, Perosino ha ribadito che la tenuta delle gallerie finite sotto l’occhio del ciclone non è a rischio e che le stesse non rappresentano un pericolo per l’incolumità delle persone. Anzi, solamente per meno del 3% di esse si dovrà intervenire per delle “non conformità” . SVINCOLO IN BILICO – Brutte notizie per quanto riguarda lo svincolo di Scopoli. La firma da parte della soprintendenza non arriva e se la situazione non si sbloccherà entro il 31 agosto, i fondi messi a disposizione dal governo verranno persi. Il parere positivo o negativo sullo svincolo, fa parte di quella serie di opere “bloccate” dal sovrintendente Gizzi e per le quali c’è stata una levata di scudi da parte di numerosi comuni umbri e ha portato Anci e Regione a redigere un documento presentato negli scorsi giorni. Entro il 31 agosto, tutta la documentazione necessaria per ottenere i fondi deve essere consegnata al governo, pena la perdita dei soldi necessari per realizzare lo svincolo di Scopoli. “Il nuovo soprintendente non firma, dopo che con la passata dirigenza abbiamo lavorato per un anno e mezzo per far sì che tutto andasse per il verso giusto – dichiara sconsolato Perosino – ora riconvocheremo una conferenza di servizi per ricevere un parere prima del 31 agosto”.