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Trevi, cinque rifugiati per la manutenzione del verde pubblico

Pubblicato il 3 Agosto 2015 12:16 - Modificato il 5 Settembre 2023 23:26

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Già da qualche giorno li si vede in giro per il territorio comunale di Trevi intenti a curare il verde pubblico. Si tratta di cinque cittadini stranieri, arrivati in Italia per sfuggire alle difficoltà vissute nei loro Paesi natii e che, nel comune umbro, hanno trovato una porta aperta nel nome dell’integrazione. L’amministrazione trevana ha infatti stipulato una convenzione con l’associazione “Arci solidarietà Ora d’aria”, dedicata all’accoglienza ed all’integrazione dei richiedenti “protezione internazionale”. L’accordo, stipulato nell’ambito del progetto “Emergenza sbarchi 2014”, prevede nello specifico la messa in campo di azioni volte a favorire la formazione e l’attività di volontariato sociale di richiedenti protezione internazionale. Così i cinque cittadini stranieri sono stati selezionati ed inseriti nella squadra di operai del Comune, impiegata nella manutenzione delle aree verdi pubbliche e degli spazi urbani. Alla stipula dell’accordo, che non comporta oneri a carico delle casse comunali, erano presenti il sindaco di Trevi, Bernardino Sperandio, e la responsabile per le attività sociali di Arcisolidarietà, Silvia Rondoni, accompagnata dal caposquadra Dino Baiocco, con il quale sono state individuate le aree oggetto d’intervento che comprendono un po’ tutte le frazioni. “Si tratta – ha spiegato al riguardo l’assessore alle politiche sociali, Roberto Venturini, promotore dell’iniziativa – di un’importante occasione per favorire e facilitare un processo di integrazione necessario ad una pacifica convivenza. Una forma di civile accoglienza di richiedenti asilo, rifugiati e titolari di protezione umanitaria – ha proseguito – ai quali è necessario assicurare assistenza, ma anche dare loro – ha concluso Venturini – l’opportunità di sentirsi utili e impegnati in favore della comunità che li ospita”.

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