Rimuovere il direttore generale dell’Ausl Umbria 2, Sandro Fratini, dal suo incarico perché non ha valorizzato “le risorse umane e tecniche di cui disponeva l’ospedale”. É questo, in sostanza, il contenuto della mozione presentata da Zefferino Monini di “Rinnovamento per Spoleto” e di Gianluca Speranza per “Spoleto Popolare” e approvata all’unanimità dal consiglio comunale della città del Festival, con 19 voti favorevoli. Ma non solo, nel documento si punta anche alla salvaguardia delle eccellenze dell’ospedale di Spoleto, con particolare riferimento al dipartimento di chirurgia robotica. Una questione questa, insieme a quella del concorso per il primariato di chirurgia, che è al centro del dibattito da ormai diverso tempo e che ha creato una frattura tra le istituzioni della città ducale e Fratini. “La richiesta di revoca dall’incarico di direttore generale è motivata – si legge in una nota da palazzo comunale – dai comportamenti che il direttore ha avuto nei confronti della città di Spoleto giudicati tali da non consentire di riconoscerlo quale referente per il territorio”. Nel testo della mozione si sottolinea come “l’esito del concorso ha visto quale primo nel punteggio un medico privo di esperienza specifica nella chirurgia robotica”. Il concorso per l’assegnazione del posto di primario era stato impugnato, inoltre, davanti al Tar. E dopo le numerose prese di posizione, Fratini – si legge nella mozione – “aveva promesso che sarebbe stata adottata una soluzione per istituire un dipartimento di chirurgia robotica individuando il dottor Patriti come responsabile dell’istituendo dipartimento”. Da qui la nomina provvisoria di Patriti come referente del dipartimento di robotica. Da Spoleto, tuttavia, sostengono che dopo le innumerevoli sollecitazioni per mantenere le promesse fatte alla città, Fratini ha individuato Patriti come “non meglio precisato referente provvisorio della struttura semplice di robotica”, senza comprendere “l’ampiezza e le dimensioni di autonomia” della struttura. Ad intervenire sulla questione l’assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini. “Sul discorso del concorso c’è una commissione di tecnici – dichiara – che ha valutato in piena autonomia e libertà di giudizio. Sulla questione della robotica – specifica – so che sono partite tutte le procedure e le attività che in qualche modo erano state anticipate, anche a livello dipartimentale. Nonostante ci sia stato un po’ di ritardo, dovuto anche alla complessità delle procedure che sono state messe in atto, si è partiti. Mi risulta che la scorsa settimana, infatti, sia stato pubblicato il bando. Certo, c’è un problema di natura politico-gestionale, che va affrontato per capire cosa fare degli ospedali di Foligno e Spoleto. Siamo in un momento in cui si punta molto sulla specializzazioni e sulla qualità e su queste questioni vanno date risposte autorevoli, dicendo esattamente cosa ogni struttura deve poter e saper fare”. Barberini, tuttavia, non si sbilancia sulla mozione. “E’ una valutazione politica. Non ho elementi al momento, vorrei leggere il documento con attenzione – dichiara – Mi sembra però che in questa fase si debba dare impulso alla riorganizzazione delle strutture ospedaliere presenti sul territorio. Dobbiamo farlo per evitare sovrapposizioni e doppioni inutili – sottolinea – che oggi non possiamo permetterci né sotto il profilo economico-finanziario né soprattutto sotto l’aspetto della qualità dei servizi prestati”. E per quanto riguarda la robotica afferma che “con i robot si possono fare alcune prestazioni, alcuni tipi di interventi, e proprio lì sta la scelta da fare: qualcosa si potrebbe fare a Spoleto e qualcosa a Foligno, ma tutto questo ci dà l’opportunità di farlo al meglio e soprattutto farlo in tempi ragionevoli. Questa è la sfida che abbiamo di fronte a noi”.
Ausl Umbria 2, il consiglio comunale di Spoleto sfiducia Fratini
Pubblicato il 29 Settembre 2015 16:46 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:56
Palazzo comunale di Spoleto
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