Un’esperienza che non sarà dimenticata. Non poteva che chiudersi così la trasferta in Belgio dei tre mastri cartapestai del “Carnevale dei ragazzi”, Mauro Silvestri, Stefano Emili ed Emanuele Bastianini, che nel mese di settembre si sono recati a La Louviere per partecipare alla costruzione di una marionetta gigante, ovvero un cavaliere della Giostra della Quintana. Astolfo, questo il nome della marionetta realizzata, ha quindi rappresentato Foligno all’opera urbana “Decrocher la Lune”, andata in scena il 26 settembre. E al ritorno da questa straordinaria avventura le impressioni sono cariche di entusiasmo. I MASTRI CARTAPESTAI – “E stata una esperienza diversa dal nostro Carnevale con differenti metodi di lavoro – dichiara Stefano Emili – Abbiamo imparato cose nuove. È stata condivisa la quotidianità delle giornate – aggiunge – cogliendo lo scopo della promozione sociale del progetto”. Parole di soddisfazione quelle di Emili che con Mauro Silvestri e Emanuele Bastianini ha condiviso la trasferta, che ha dato a Foligno un valore in più e al Carnevale tecniche nuove da riutilizzare. Ed è per questo che oggi più che mai sembra “necessario mantenere i rapporti con l’Arulef (associazione regionale umbra lavoratori emigrati e famiglie, ndr) – afferma Mauro Silvestri – per organizzare una escursione di emigrati umbri che dal Belgio vengano a S.Eraclio ad assistere al Carnevale e far venire i loro caratteristici spettacoli di paese come contorno alla nostra kermesse carnascialesca”. Entusiasmo alle stelle anche per Emanuele Bastianini. “Speriamo – sottolinea – che si possa riproporre nelle città gemellate italiane l’esperienza della Louviere”. Ottime impressioni anche nei confronti de “Les Grandes Personnes”, la compagnia artistica organizzatrice dell’evento, considerati dei “professionisti impagabili dalla squisitezza umana incredibile”. BARBETTI – Entusiasta anche la vice sindaco di Foligno, che, insieme al consigliere comunale con delega ai gemellaggi Luca Bellagamba, ha rappresentato il Comune. “L’esperienza a La Louvière è stata sorprendente – dichiara in merito Rita Barbetti – Nella città c’è una comunità di origini italiane che sente forte il legame con la propria patria di provenienza e che – sottolinea la vice sindaco – ama mantenere relazioni strette di affetto e di cultura. Si è creato un legame speciale anche con i sindaci provenienti da varie città d’Italia e d’Europa, ma è stato bello vedere soprattutto il rapporto che si era stabilito tra i vari esecutori delle marionette. Ognuno ha messo un po’ di sé per uno spettacolo meraviglioso, scintillante. Tante persone sono venute a farmi i complimenti per i maestri del Carnevale – ci tiene a specifiare la Barbetti – che hanno usato la loro maestria nel costruire carri carnevaleschi, per insegnare ad altri come si costruiscono personaggi fantastici ed emblematici. Sono tornata più ricca – conclude – La bellezza artistica si è sommata all’esperienza di una condivisione di sentimenti profondi e alla consapevolezza che l’Europa unita nasce non solo dai discorsi roboanti dei potenti ma dalla abnegazione quotidiana e silente dei tanti uomini come Mauro, Stefano, Emanuele”.
La trasferta belga del “Carnevale dei ragazzi” di Sant’Eraclio fa centro
Pubblicato il 4 Ottobre 2015 12:51 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:54
Il "Carnevale dei ragazzi" di Sant'Eraclio a La Louviere
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