Tutti uniti per lo svincolo di Scopoli. I consiglieri comunali di Foligno, nell’assise straordinaria interamente dedicata all’infrastruttura, che dovrebbe sorgere all’altezza della frazione montana nel tracciato della Ss77, hanno mostrato unità d’intenti nel richiedere la realizzazione dell’opera dopo la bocciatura di Soprintendenza e ministero. L’idea sorta in consiglio comunale e portata avanti in maniera bipartisan è quella di contattare ed interloquire direttamente con i ministeri interessati, ovvero quello dei Trasporti e dei Beni culturali. “Quando l’onorevole Girlanda, esponente del mio partito, era sottosegretario ai Trasporti – ha spiegato il consigliere forzista Riccardo Meloni – non abbiamo esitato un attimo ad andare a Roma. Facciamo lo stesso ora con il ministro Delrio”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Elio Graziosi del Gruppo misto, che ha eliminato nella sua mozione la richiesta di un’azione legale nei confronti del ministero, ma ha sostenuto con fermezza la necessità di richiedere un incontro con i dicasteri competenti. In consiglio comunale erano presenti i residenti della Valmenotre, che hanno deciso di alzarsi ed uscire al momento della presentazione della mozione del Movimento 5 stelle, che prevede la realizzazione della sola uscita per Scopoli, senza l’ingresso alla Ss77 per Foligno. Residenti che poi sono rientrati su invito dell’assessore Angeli e della consigliera Stefania Filipponi, anch’essa concorde sulla necessità di andare avanti con il progetto già presentato agli organi competenti. “Per avere maggiore forza – ha invece sottolineato il consigliere Cetorelli – sarebbe importante coinvolgere anche altre realtà del territorio come il Comune di Sellano, per far capire che lo svincolo non serve solo a poche persone, ma è funzionale a tutti, anche a chi dovrà raggiungere Roma per il Giubileo”. In apertura ha preso la parola il sindaco Nando Mismetti, poi assentatosi per una riunione in Prefettura sulla vicenda profughi. “In questi giorni, su sollecitazione della Regione – ha detto Mismetti – si stanno svolgendo incontri per una valutazione della situazione, al ministero delle infrastrutture e al ministero dei beni culturali, per giungere ad una proposta da sottoporre al Consiglio dei ministri. Spero che da questo consiglio esca un’unità d’intenti da parte di tutti i gruppi, al di là delle appartenenze: sarebbe un segnale importante”. L’assessore Graziano Angeli ha invece sottolineato come ci siano gli strumenti normativi per poter ricorrere al Consiglio dei ministri, così come è avvenuto per le pale eoliche di Annifo, in prima battuta bocciate dalla Soprintendenza.
Svincolo di Scopoli: “Andiamo a Roma”. L’obiettivo è appellarsi al consiglio dei ministri
Pubblicato il 8 Ottobre 2015 15:54 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:50
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