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Centri di logistica, i sindacati: “Non rispettato il contratto di lavoro nazionale”

Pubblicato il 26 Ottobre 2015 16:22 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:40

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Si dicono pronti ad intraprendere tutte le iniziative del caso per sanare quella che definiscono una “lunghissima vicenda di ingiustizie consumate sulle spalle di chi lavora”. A parlare sono le tre sigle sindacali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, preoccupate dalla situazione in cui versano i lavoratori dei centri di logistica ed archiviazione di Scanzano, a Foligno, e di Bastia Umbra. A distanza di un anno dalla recessione dell’appalto con il consorzio Premium Net – che da mesi non pagava i dipendenti – a cui aveva fatto seguito l’affidamento dei due centri da parte di Poste italiane (ex Italia logistica) al consorzio Metra, Marco Bizzarri, Giovanni Martifagni e Stefano Cecchetti tornano all’attacco. Il motivo? “Le buste paga dei lavoratori – dichiarano – sono sempre più corte di quanto stabilisce il contratto collettivo nazionale di lavoro di settore”. Ed anche se a differenza di quanto accadeva prima ora i dipendenti a fine mese percepiscono il salario, “resta il fatto – spiegano i tre sindacalisti – che non tutti i diritti dei lavoratori vengono rispettati. Questi appalti, conferiti sempre con la logica del massimo ribasso – sottolineano infatti – finiscono per essere aggiudicati a consorzi che poi li girano in subappalto, a condizioni economiche ancora meno favorevoli, alle cooperative di lavoro che, se pagano lo stipendio, ne decurtano una parte dalle buste paga”. Un’ingiustizia, dunque, per le tre sigle sindacali che si sono subito attivate per avere un confronto diretto con il consorzio Metra, che però – denunciano – “sfugge, fissando date per incontri che vengono rimandate con delle scuse”. Per Bizzarri, Martifagni e Cecchetti è arrivato il momento di dire basta. “In assenza di un confronto urgente che faccia chiarezza sull’attuale situazione – annunciano infatti i tre sindacalisti – intraprenderemo tutte le iniziative del caso per risolvere la situazione”.  

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