31 C
Foligno
venerdì, Settembre 19, 2025
HomeEconomiaCentri di logistica, i sindacati: “Non rispettato il contratto di lavoro nazionale”

Centri di logistica, i sindacati: “Non rispettato il contratto di lavoro nazionale”

Pubblicato il 26 Ottobre 2015 16:22 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:40

Tienimi informato

Rimani sempre aggiornato sui fatti del giorno

Ultimi articoli

Falchetti, arriva il Camaiore. Al “Blasone” atteso anche un figlio d’arte

Al "Blasone" sabato i ragazzi di mister Alessandro Manni affronteranno una matricola della Serie D, tra le cui fila troveranno anche il figlio di Totò Di Natale

Il Factory Fest si rinnova e conquista l’Umbria da Foligno alla Valnerina

In agenda dal 2 al 12 ottobre il festival delle arti performative proporrà un percorso unico tra creazioni inedite e nuove ritualità. La presentazione del programma sabato 20 settembre a Cannara in occasione di una conferenza-evento

Addio a Massimo Catarinucci

Settantaquattro anni, è venuto a mancare nella mattinata di giovedì 18 settembre. Dall’impegno politico a quello sociale, soprattutto nel campo della disabilità: era una figura molto apprezzata nel territorio

Si dicono pronti ad intraprendere tutte le iniziative del caso per sanare quella che definiscono una “lunghissima vicenda di ingiustizie consumate sulle spalle di chi lavora”. A parlare sono le tre sigle sindacali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, preoccupate dalla situazione in cui versano i lavoratori dei centri di logistica ed archiviazione di Scanzano, a Foligno, e di Bastia Umbra. A distanza di un anno dalla recessione dell’appalto con il consorzio Premium Net – che da mesi non pagava i dipendenti – a cui aveva fatto seguito l’affidamento dei due centri da parte di Poste italiane (ex Italia logistica) al consorzio Metra, Marco Bizzarri, Giovanni Martifagni e Stefano Cecchetti tornano all’attacco. Il motivo? “Le buste paga dei lavoratori – dichiarano – sono sempre più corte di quanto stabilisce il contratto collettivo nazionale di lavoro di settore”. Ed anche se a differenza di quanto accadeva prima ora i dipendenti a fine mese percepiscono il salario, “resta il fatto – spiegano i tre sindacalisti – che non tutti i diritti dei lavoratori vengono rispettati. Questi appalti, conferiti sempre con la logica del massimo ribasso – sottolineano infatti – finiscono per essere aggiudicati a consorzi che poi li girano in subappalto, a condizioni economiche ancora meno favorevoli, alle cooperative di lavoro che, se pagano lo stipendio, ne decurtano una parte dalle buste paga”. Un’ingiustizia, dunque, per le tre sigle sindacali che si sono subito attivate per avere un confronto diretto con il consorzio Metra, che però – denunciano – “sfugge, fissando date per incontri che vengono rimandate con delle scuse”. Per Bizzarri, Martifagni e Cecchetti è arrivato il momento di dire basta. “In assenza di un confronto urgente che faccia chiarezza sull’attuale situazione – annunciano infatti i tre sindacalisti – intraprenderemo tutte le iniziative del caso per risolvere la situazione”.  

Articoli correlati