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Trevi, M5S: “Il corpo unico di polizia locale è un fallimento”

Pubblicato il 22 Novembre 2015 11:18 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:23

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Un’unione non propriamente vantaggiosa, almeno per quanto riguarda i vigili urbani. A mettere nero su bianco i dubbi avanzati sin dal principio sulla convenienza del trasferimento della funzione della polizia locale del Comune di Trevi all’Unione dei Comuni “Terre dell’olio e del sagrantino” è, ancora una volta, il Movimento 5 stelle. Trevi che, insieme a Bevagna, è stata tra le ultime a chiudere il cerchio del corpo unico è infatti entrata a farne parte dal primo luglio scorso, tra le perplessità del portavoce in consiglio comunale dei cinquestelle, Simone Moretti, e i malumori del sindacato per la disorganizzazione, a partire dalla mancanza di una sede unica fino ad arrivare agli scarsi investimenti. Passati oltre 120 giorni dal completamento del corpo unico – composto anche da Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Massa Martana e Montefalco – per il Movimento non si sarebbero quindi raggiunti quei risultati tanto sperati dall’amministrazione comunale. “A pochi mesi dal trasferimento della funzione di polizia locale del Comune di Trevi all’Unione dei Comuni – si legge infatti in una nota dei pentastellati –  i vantaggi profetizzati dalla giunta guidata dal sindaco Sperandio si sono rivelati fumo negli occhi dei cittadini”. Ed entrando nel merito, in particolare, sarebbero stati disattesi tre punti: il primo riguarda l’apertura del presidio trevano per 12 ore al giorno, il quale sarebbe invece aperto solo un’ora e mezza la mattina e un’altra il pomeriggio; il secondo riguarda la mancata chiusura della sede di Bastardo, che renderebbe difficoltoso il lavoro e lo spostamento degli operatori; il terzo, invece, gli agenti provinciali che avrebbero dovuto coadiuvare l’esiguo numero di personale attualmente impiegato nel territorio dell’Unione. Ma non solo. Per il Movimento 5 stelle “sul fronte del risparmio c’è da evidenziare la bocciatura da parte della Corte dei conti che – affermano – nella relazione sulla gestione finanziaria degli enti locali, analizzando i dati delle Unioni, parla di risparmi tali da non incidere in maniera significativa sui saldi del comparto”. Ed è qui che i cinquestelle affondano. “La magistratura contabile rileva come sia possibile conseguire effettivi risparmi di spesa – sottolineano – attraverso la strada della fusione”. Una strada questa – è bene ricordarlo – che è stata intrapresa recentemente dai Comuni di Giano e Gualdo Cattaneo e che, secondo il Movimento, ha gettato “un’ombra inquietante sull’attuale assetto intercomunale che – affermano -, c’è da scommettere, avrà vita breve”. Insomma, il M5S di Trevi ribadisce che “la scelta della giunta di aderire al corpo di polizia locale sta sempre più assumendo i caratteri tragici di un ennesimo, disastroso, dispendioso fallimento”. Ora non resta che attendere le prossime mosse, per capire se i vantaggi auspicati possano essere reali.

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