Un nuovo tassello per il progetto “Spoleto Città Cardioprotetta”. Un defibrillatore automatico è stato infatti donato al Comune di Spoleto, grazie all’iniziativa presentata a settembre 2014, il quale farà parte, su decisione del sindaco Fabrizio Cardarelli, della dotazione strumentale di primo soccorso del gruppo comunale di Protezione civile della città ducale. La consegna è avvenuta nella serata di giovedì 17 dicembre, durante la cena di auguri organizzata dall’ufficio comunale di Prociv per ringraziare tutte le associazioni che fanno parte del gruppo. Presenti, alla consegna, il presidente del consiglio comunale Giampiero Panfili, l’assessore Angelo Loretoni, il capogruppo di Spoleto Popolare Gianluca Speranza e i consiglieri Laura Zampa, Massimiliano Capitani, Carla Erbaoli e Enrico Armadoro. Il progetto “Spoleto Città Cardioprotetta”, nato con l’obiettivo di raccogliere fondi per l’acquisto di almeno 15 defibrillatori e formare al loro utilizzo un adeguato numero di persone, ha portato, grazie alla generosità delle donazioni, alla consegna – già da diversi mesi – di 18 defibrillatori a varie associazioni della città e alle due postazioni fisse di prevenzione presso le farmacie Marchese e Amici. Un progetto, quello in questione, che è stato promosso dalla Banca Mediolanum, insieme al Lions Club Spoleto, con il patrocinio del Comune di Spoleto e in collaborazione con l’associazione culturale “I Cento Comuni”, il Mountain Bike Club, l’associazione nazionale Carabinieri sezione di Spoleto, oltre al corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta, ai gruppi spoletini della Croce rossa italiana, dell’associazione volontari Croce verde e dell’associazione Radioamatori italiani. Si tratta di un’iniziativa, quindi, di grande rilievo proprio perché, come si legge in una nota del Comune, “l’unico trattamento efficace di un arresto cardiaco causato da fibrillazione ventricolare o tachicardia ventricolare senza polso è una rapida defibrillazione”. Ed è per questo che sono stati coinvolti coloro che quotidianamente operano nel settore sociale anche come volontari.