Si è fatta sentire la protesta dei circa cinquanta lavoratori della Novelli che lunedì mattina sono stati i protagonisti di un sit-in di fronte alla prefettura di Terni, ottenendo anche la possibilità di parlare con il prefetto, che ha promesso di attivarsi con il ministero. Con la partecipazione dei rappresentanti sindacali, gli operai hanno voluto tenere alta l’attenzione sulla partita più importante che sta affrontando al momento l’azienda che opera nel settore agroalimentare. Tutto infatti ruota intorno alla sblocco del credito da parte delle banche, che entro il 24 dicembre dovranno pronunciarsi in maniera definitiva. All’appello mancherebbe il “via libera” solamente di due istituti di credito, che ancora non si sono espressi sulla concessione o meno di un “prestito-ponte” che possa rilanciare gli investimenti della Novelli e dare maggiore respiro anche alle spettanze dei lavoratori. In bilico c’è il futuro di circa 500 dipendenti sparsi in tre regioni, di cui oltre 300 solamente negli stabilimenti umbri di Terni, Spoleto e Amelia. Nelle scorse ore anche i parlamentari umbri avevano fatto sentire la loro vicinanza ai dipendenti. “Potrebbe essere un Natale amaro – afferma i rappresentanti sindacali presenti alla manifestazione ternana -. Se ci sono problemi dei quali non siamo stati messi a conoscenza, vogliamo che sia fatta chiarezza”.
Novelli, per il “prestito ponte” mancherebbe il via libera di due banche
Pubblicato il 21 Dicembre 2015 17:01 - Modificato il 5 Settembre 2023 22:05
Una protesta dei lavoratori Novelli a Terni
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